Quando si tratta di fare il forte con i deboli, il prode Minniti non ci pensa su due volte a dare il via a manganelli e carcere per occupanti di case, migranti, disoccupati, precari, licenziati e tutti coloro i quali non si allineano alla sue direttive. Ma se si tratta di fare il forte con i forti, ecco che viene fuori tutta la sua vigliaccheria, prostrandosi ai piedi dei potenti d’Europa che lo hanno liquidato con quattro pesci in faccia, umiliandolo davanti alle telecamere di tutto il mondo.
Minniti aveva detto che si sarebbe recato al vertice di Tallinn per sbattere i pugni sul tavolo e costringere i potenti d’Europa ad assumersi le responsabilità che stanno in capo all’arrivo continuo di migliaia di profughi nei porti italiani.
Gli unici pugni che si sono visti sono stati quelli che Minniti ha preso sul naso al tavolo delle trattative che si è concluso con un niente di fatto per l’Italia. I potenti d’Europa hanno rigettato tutte le proposte italiane, accogliendo solo quella di un piccolo contributo pari a 35 milioni di euro per sostenere i profughi. Una sconfitta su tutta la linea: oltre ai pesci in faccia, e i pugni sul naso, Minniti è stato preso anche a calci in culo e accompagnato all’uscita con la coda tra le gambe, con preghiera di non ritornare più con proposte “oscene”. Della serie: abbuscha e porta ara casa e diciacci a mammata ca su cirasi.
Meno male che Minniti era l’uomo forte del PD! Francia e Germania hanno detto in maniera perentoria che NON daranno il permesso, a nessuna nave con a bordo migranti salvati dalla morte, di attraccare in un loro porto!
E questo non è negoziabile. L’Italia del quaquaraquà Minniti umiliata, derisa e senza più possibilità di trovare soluzioni condivise ad un problema che ha assunto oramai le dimensioni di un esodo biblico. Una marea umana che nessuno può fermare. E non sarà certo il nuovo slogan renziano, aiutiamoli a casa loro (mutuato dalla peggiore destra), a porre fine a tutto questo. E’ questo il risultato che l’uomo forte del PD ha portato a casa.
L’uomo di ferro alla sua prima uscita in Europa si dimostra un guappo di cartone, incapace di reagire alle angherie dei potenti, e sfoga le sue frustrazioni sui deboli di questo nostro paese. Giuro che era meglio quella carogna di Alfano.
Ora, per recuperare la brutta figura rimediata, Minniti ordinerà alle sue truppe di menare un po’ di gente in Italia, giusto per far vedere che si dà da fare. Individuerà un po’ di vecchiette, di precari, e altre categorie deboli, e dopo una bella bastonata, si vanterà da codardo qual è, con i suoi compagni di partito di essere sempre lui l’uomo forte di questa nazione, con la speranza di offuscare le palate che ha rimediato in Europa. Amaru chini ci ‘ngappa.