Rende, Manna il quaquaraquà “soccorso” dai (nuovi) lecchini della minoranza

Verre e Manna

A Rende l’assestamento di bilancio è passato con i voti della minoranza o meglio con i voti di quattro soggetti che dall’opposizione adesso sono passati organicamente alla maggioranza di Marcello Manna il quaquaraquà. Come abbiamo già anticipato ieri, si tratta di Verre (ex candidato a sindaco principiano), Cuzzocrea (un trasformista per tutte le stagioni), Rausa (consigliere che supera anche Arlecchino per quanti padroni serve) ma soprattutto Franchino De Rango, altro ex principiano in libera uscita. Se aggiungiamo l’assenza strategica dal consiglio comunale dei consiglieri che si richiamano al verbo del Cinghiale, il quadro è completo e Matteo Olivieri, attento osservatore delle vicende rendesi, fotografa così la nuova situazione.

Comincia il periodo più buio per la città. Se pensavate che si era toccato il fondo, vi sbagliavate. Tra strategiche assenza d’aula e trasformismi vari, l’attuale amministrazione oggi è tenuta in vita dalla minoranza. Si, avete capito bene. Due di loro erano perfino candidati a sindaco alle precedenti elezioni amministrative (di cui uno non ha mai risparmiato attacchi personali all’attuale sindaco) mentre un altro l’ho più volte personalmente sentito criticare aspramente l’operato dell’attuale sindaco. E niente, alla prova dei fatti anche questa volta è mancata l’opposizione “dura e pura” che servirebbe a questa città. Evidentemente guadagnarsi la stima ed il rispetto della cittadinanza non è più ritenuto un valore fondamentale. Per me invece lo è. Godetevi questo momento, perché la gloria del mondo è effimera.