Ci sono due italiani tra le 13 vittime dell’attacco di Barcellona e tre feriti, lo ha confermato la Farnesina. Una vittima è Bruno Gulotta, 35 anni, di Legnano, che è rimasto ucciso sulle Ramblas nel raid terroristico di ieri pomeriggio. Non si conoscono al momento le generalità della seconda vittima.
Bruno Gulotta era in vacanza nella città catalana con la compagna e i figli, un bambino di sei anni e una bambina di sette mesi.
Sui social i colleghi di Bruno Gulotta, che lavorava per la rivista tecnologica Tom’s Hardware, hanno dato la notizia postando una foto dello staff dell’azienda per cui lavorava con numerosi messaggi di cordoglio per “la compagna e i figlioletti”. “Ieri pomeriggio a Barcellona i terroristi hanno ucciso l’amico e collega Bruno Gulotta, responsabile marketing e vendite di Tom’s Hardware. Oggi per noi è giornata di lutto”.
La compagna, Martina, ha raccontato ai colleghi di lavoro che l’uomo è stato investito in pieno mentre teneva per mano il figlio di 5 anni; lei, che portava nel marsupio un altro bimbo di un anno, è riuscita a strappare via il bambino più grande salvandolo della ruote. Bruno invece è rimasto schiacciato.
Gulotta, 35 anni, al momento dell’attacco si trovava sulla Rambla ed è rimasto ucciso dal furgone dei terroristi che è piombato sulla folla intorno alle 17 di ieri pomeriggio. La compagna e i figli avrebbero assistito al momento in cui sarebbe rimasto ucciso. Non si sa se siano rimaste ferite.
Gli attentati di Barcellona e Cambrils sono collegati tra loro e insieme sarebbero parte di un piano che prevedeva anche un attacco con esplosivo. È questa la pista su cui sta lavorando la polizia catalana all’indomani della strage sulle Ramblas di Barcellona e a poche ore dal conflitto a fuoco di Cambrils nel quale 5 terroristi sono rimasti uccisi. La prova sarebbe nel legame tra l’attentato di ieri pomeriggio e l’esplosione avvenuta mercoledì notte in una casa nel comune di Montecarlo de Alcanar Platja, 110 chilometri a sud di Tarragona e una novantina a sud di Cambrils. La violenta esplosione ha causato sette feriti tra gli abitanti delle abitazioni vicine: tra questi, secondo quanto riporta il sito Diari de Tarragona, “quattro francesi, un italiano, un marocchino e uno spagnolo”.
La caccia all’uomo. L’autista in fuga ha rubato un’auto, ha ucciso il proprietario a coltellate, ha forzato un posto di blocco sulla Diagonal ferendo un agente. Poi è scappato a piedi ed è tuttora ricercato. Secondo la polizia, si tratta del 17enne Moussa Oukabir, arrivato in Spagna da una settimana (Il suo profilo Facebook è stato messo offline). Sarebbe stato lui alla guida del furgone che ha travolto decine di persone sulle Ramblas, dileguandosi dal luogo dell’attacco con il volto semicoperto da un berretto.
Moussa è il fratello di Driss Oukabir, 28 anni, l’uomo che s’è recato alla polizia per dire che il fratello minore gli avrebbe rubato i documenti per poter noleggiare nella località di Santa Perpetua de la Mogoda due furgoni, uno utilizzato nell’attacco a Barcellona. L’altro ritrovato in serata a Vic, a nord del capoluogo catalano. Ma i poliziotti non gli hanno creduto e lo hanno arrestato. Secondo quanto confermato da fonti ufficiali marocchine, i due fratelli avevano doppia nazionalità, marocchina e spagnola. Al momento non è noto se i due siano nati in Marocco o in Spagna, anche se è certo che da molti anni vivessero in Catalogna.
Fonte: Repubblica-LiveSicilia