Nel marzo scorso è stata ufficialmente inaugurata la residenza Ruggi d’Aragona a Palazzo Compagna in corso Telesio, gravemente danneggiata venerdì scorso nel rogo che ha ucciso tre persone e un cagnolino.
Sul sito istituzionale del comune di Cosenza, si può trovare il video pubblicato in occasione dell’inaugurazione (http://www.comune.cosenza.gov.it/archivio30_i-nostri-video_0_706_1248_4.html) in cui, tra le altre cose, si dice che la residenza custodisce anche i testi originali di Bernardino Telesio.
Il video prosegue con una intervista a Renato Nuzzolo, che gestisce la suddetta residenza, che spiega quali saranno i progetti, le persone coinvolte nel progetto, senza smentire ciò che il “giornalista” ha detto a riguardo dei testi telesiani nella presentazione della residenza, cioè che erano Testi originali.
All’indomani dell’incendio e in seguito agli interrogativi di molti sull’unicità, valore e originalità dei testi, Nuzzolo ha dichiarato al telefono, alla giornalista Alessia Principe, che “la copia del De Rerum natura” di Telesio, andata distrutta nel terribile incendio che ha colpito il centro storico pochi giorni fa, aveva un valore di circa 600 euro. Era una copia della seconda edizione delle tre esistenti. Non erano presenti nell’edificio carteggi di Galileo“.
Anche le altre stampe, di autori calabresi, non erano uniche ma copie facilmente reperibili seppur parte di una collezione che il soprintendente, dieci giorni fa, ha dichiarato “interessante” da un punto di vista storico” (http://www.iacchite.com/cosenza-nuzzolo-si-dissocia-bilotti-la-copia-del-de-rerum-natura-distrutta-valeva-600-euro/).
Insomma, da una parte abbiamo il proprietario della residenza, Bilotti, che parlava di una perdita di 500 anni di storia (interviste all’Ansa e a Repubblica) e dall’altra il gestore della stessa residenza, Nuzzolo, che, a distanza di 48 ore dai lai del marchese, parlava di stampe di qualche centinaio di euro facilmente reperibili sul mercato (compresi i ritratti degli umanisti). Bilotti, ovvero il marchese Ruggi D’Aragona-mecenate-cartonaro, solo contro tutti!
Tuttavia, Nuzzolo ha spinto molto sulle preziosità del luogo (proprietà Bilotti) e sul contenuto (proprietà Bilotti), ma non solo lui, anche il sindaco ha fatto e fa ancora vetrina sul sito istituzionale del Comune a favore del luogo (proprietà Bilotti) e del contenuto (sempre di Bilotti). Salvo poi ridimensionare il tutto e fare prudentemente dietrofront dopo il disastro. Esattamente come Nuzzolo.
Ricapitolando: Nuzzolo gioca sulla fantomatica preziosità del tutto e cita una zona museale con tanto di direttrice per poi smentire pubblicamente e dissociarsi da quello che oggi è diventato il “povero marchese”. E il cazzaro Occhiuto elogia quella location, vantandola come esempio di un inizio di ripresa del centro storico e parlando di primo albergo diffuso (idea pare non troppo originale della Succurro che nulla inventa, ma vende benissimo) prima di prenderne le distanze dopo il rogo.
E non finisce qui: come dimenticare gli accordi con l’Università su questo luogo a mo’ di vetrina, stipulati in una sede istituzionale quale il Comune, tra l’ ente stesso e l’ Unical? In mezzo a tutto ciò, un rogo che ha carbonizzato tre persone e un cagnolino…