C’è maretta a Malito in giunta. Anzi più che maretta potremmo dire uno tsunami. Infatti il sindaco, il dottor Carmine Carpino, eletto nel 2014 con una lista civica, nei giorni scorsi ha annunciato a tutto il personale del Comune le sue dimissioni.
Il dottor Carpino, che esercita anche la professione di medico all’ospedale di Cosenza come aiuto primario di Cardiologia, dopo la sua elezione aveva concesso delle deleghe ad alcuni consiglieri di centrosinistra, ma a qualcuno quelle deleghe non sono andate giù. E così è iniziata la pressione sul sindaco da parte di consiglieri vicini al Cinghiale che non gradivano l’impronta a sinistra che il dottor Carpino aveva dato alla sua giunta. Un pressing che ha costretto il sindaco a ritirare la delega al consigliere Giuseppe Angotti (in quota Rifondazione Comunista) per far entrare in giunta il consigliere Franco De Rosa (in quota Cinghiale) nominandolo vicesindaco. Un ribaltone degno della miglior tradizione politica italiana. C’è da dire che il consigliere Franco De Rosa, come il sindaco, è anche un medico, o meglio è il primario di Cardiologia all’Annunziata, ovvero il capo, sul lavoro, del sindaco.
Da quella nomina in poi la pace per il sindaco Carpino è finita. Il logorio quotidiano messo in atto dagli uomini del Cinghiale ha reso impossibile ogni azione amministrativa del sindaco in perenne disaccordo con il suo vice in comune, ma il suo capo sul lavoro. Mesi di frizioni e tensioni hanno costretto il sindaco Carpino a determinarsi in questa scelta: essere sfiduciato o dimettersi. E per non darla vinta al suo vice in comune, ha deciso di dimettersi.
Ora non resta che aspettare l’atto formale delle dimissioni che come annunciate arriveranno in questi giorni.
L’esperienza di Carpino a sindaco può dirsi finita. E tutto per volontà del Cinghiale. E’ così che funziona la politica da noi, prima gli interessi del Cinghiale (ricordiamo che la moglie di Tonino è di Malito) e poi – se ne rimane – qualcosina per la gente.