Rende, quell’assessore non è un galantuomo (di Gianfranco De Franco)

Lui non è un galantuomo

di GIANFRANCO DE FRANCO – Insieme per Rende – 

L’assessore Zicarelli con una sola “c” non è un galantuomo. Mi prende in giro. Tra l’altro anche maldestramente.

Gli ho chiesto, informalmente, via whatsapp, se la sala del cinema Santa Chiara di Rende centro fosse utilizzabile per un convegno di Insieme per Rende. La sua risposta è stata: «No, perché mi dicono che sul palco non si può stare perché si rovina lo schermo. E si è deciso di usarlo solo per proiezione».

La cosa ridicola è che questa buona regola della preservazione dei luoghi, non vale per il Museo Civico che si trova solo a qualche metro di distanza dal cinema. Nel suo salone principale, accanto alle opere d’arte, sono infatti consentite attività convegnistiche. ll Civico, però, custodisce quadri di grande valore artistico ed economico (non certo riacquistabili come uno schermo cinematografico).

Come se non bastasse all’interno del Museo è stata consentita un’attività artigianale da parte di un liutaio in due stanze cui si accede esclusivamente dal salone principale. I saloni del Civico, pertanto, sono attraversati pericolosamente da persone non per le finalità culturali per cui sono stati realizzati, ma per andare dal liutaio.

Questo sì che è un grave pericolo per le opere d’arte. Ma a Zicarelli con una sola “c”, cosa può interessare un’opera d’arte? Meglio preservare uno schermo cinematografico. E fa ‘nculo l’Arte.