Dopo aver spiegato come funzione il “sistema Acli” (http://www.iacchite.com/lettere-iacchite-vi-spieghiamo-funziona-sistema-acli/) vorremmo soffermare l’attenzione su cosa ha prodotto questo sistema.
Perché questo equivoco apparato sarebbe già oggetto di contestazione morale.
Concentrare il potere nelle mani di pochi – e, per esser chiari, non vorremmo fare il nome del fantomatico politico Pierino Fallico o Saverio Sergi, esperto nell’arte prestanome di giro – ha fatto sì che si procedesse verso una preferenza sbagliata in campo politico.
Ricordando che le Acli sono nate per insegnare una cultura di lavoro socialista ai salariati cattolici, si può sommariamente dire che siano tendenti ideologicamente a sinistra, eppure, a Cosenza, si va da tutt’altra parte, organizzando incontri e riunioni con fazioni così a destra che farebbero impallidire quelli di Casa Pound!
Tutto ciò ha portato ad un continuo e complesso depauperamento di tesserati, soci e clienti della sede provinciale senza dimenticare il moltiplicarsi di cause giudiziarie in ambito lavorativo a cui si è esposta l’Acli.
Brutto da dire ma, per la dirigenza Acli di Cosenza, la soluzione ad ogni problema è togliere il pane a chi lavora!
Ci chiediamo: cosa ne pensano gli ambienti ecclesiali di questi “pii difensori del lavoro” dopo che hanno buttato in mezzo alla strada anche gli ultimi 3 impiegati e le loro relative famiglie?
E tutto ciò per la scorrettezza, di chi comanda e ha comandato, nella gestione amministartiva economica della Sede di Cosenza.
Eppure questa classe dirigente non all’altezza… rimane là!
Alcuni fanno passerelle al Forum del Terzo Settore, magari sognando qualche candidatura politica, altri usano le stesse “pratiche” in ambito sportivo ma, nessuno che si preoccupa di affrontare i problemi.
Questo Sistema antidemocratico continua incontrollatamente a creare nuovi danni e pericoli, senza citare in nessun modo la gestione del Servizio Civile, dei conti finanziari e la gestione dei promotori sociali.
Ormai ci stiamo rassegnando un po’ tutti sullo scarso, se non assente del tutto, controllo che avrebbero dovuto avere gli Organi Nazionali delle Acli.
Basti pensare al CAF e PATRONATO chiusi dalla sede Nazionale il 1° maggio 2017 e che, ancora oggi, mostrano sui loro balconi e citofoni, insegne di non piccole dimensioni…
Lettera firmata