Magorno smascherato dal Corsera: deve 73mila euro al Pd

Non solo si è intascato un signor stipendio per tutti questi anni senza far niente, se non danni, ma alla fine, seppur potendo, si scopre che non ha mai versato al partito i 1.500 euro mensili che ogni deputato è tenuto a versare per regolamento. Un debito, che il tesoriere del PD, dalle colonne del Corriere della Sera, quantifica in 73mila euro. Il personaggio in questione è don Ernesto Magorno.

Il mancato versamento della quota stabilita per “contratto” con il suo partito, mette in evidenza l’avidità e la costante necessità di denaro che ha quest’uomo – nonostante uno stipendio che a Cosenza ci campano 10 famiglie – al punto che, per recuperarlo, non può far altro che intrallazzare. E lo sappiamo tutti i danni che ha fatto.

A cosa gli servono tutti questi soldi, non lo so. O meglio: dove li mette? E poi: possibile che con uno stipendio come il suo non riesca a pagare la retta al partito? Forse che qualcuno gli aveva promesso di abbonarglieli?

Secondo me don Ernesto ha capito l’antifona, ed ha capito che con questa legislatura si conclude la sua carriera politica, chi lo vota più uno come lui? Manco la famiglia. Così sta arraffando dove può. Una sorta di buonauscita per il lavoro fin qui svolto, con preghiera, da parte del PD, a non più rivederci.