Corigliano, arresti per estorsione. Il pm: “Risposta di giustizia immediata”

“Grazie alla stretta collaborazione con i carabinieri abbiamo dato una risposta di giustizia immediata a un fatto grave”. Lo ha detto il sostituto procuratore della Repubblica di Castrovillari, Luca Primicerio, nel corso della conferenza stampa tenutasi questa mattina nella sede della Compagnia dei carabinieri di Corigliano Calabro per illustrare i dettagli dell’operazione “Lavoro sicuro” che ha portato all’arresto di sei cittadini albanesi accusati di estorsioni, lesioni e sequestro di persona ai danni dei loro datori di lavoro e di altri dipendenti di un’azienda agricola ortofrutticola. All’incontro con i giornalisti, insieme a Primicerio, hanno partecipato il comandante della Compagnia dei carabinieri di Corigliano, capitano Cesare Calascibetta, e il comandante della stazione dell’Arma di Rocca Imperiale, maresciallo Antonio Fanelli.

“Al momento – ha detto ancora il pm Primicerio – non abbiamo elementi per sostenere l’esistenza a Rocca Imperiale di un clan di albanesi, ma sicuramente con gli arresti di oggi abbiamo posto fine a una vicenda di estrema gravità, fatta di minacce, percosse, violenza fisica e psicologica per costringere i datori di lavoro ad assumere manodopera gradita dagli arrestati e per condizionarne le scelte imprenditoriali”.

Le persone arrestate sono Kullolli Et’Hem, di 61 anni; i figli Artur, (33) e Demir (36); i cugini Robert e Kelment Sulovari, di 42 e 33 anni, e Luan Qerreti (33). Le indagini sono partite dalla richiesta di aiuto rivolta ai carabinieri da parte di alcuni dipendenti e dallo stesso titolare della ditta in seguito all’ennesima violenza da loro subita da parte del gruppo di albanesi. “Voglio ringraziare pubblicamente – ha concluso il pm della Procura di Castrovillari – coloro i quali hanno avuto il coraggio di denunciare le violenze subite. É stato un comportamento che tutti i cittadini dovrebbero imitare e che ha facilitato notevolmente la nostra attività”. “Con l’operazione di oggi – ha detto, da parte sua, il capitano Calascibetta – abbiamo sicuramente dato una risposta positiva alle tante persone che credono nelle istituzioni e nella giustizia”.