Bando aree sociali, arriva il decreto di perquisizione e sequestro
Nello scorso mese di gennaio, su disposizione della procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari erano stati acquisiti al Comune di Rossano i faldoni relativi al famigerato bando delle aree sociali ricadenti lungo la costa, in particolare viale Mediterraneo, contrada Leuca e contrada Foti. Gli atti erano stati acquisiti dalla polizia di Rossano.
Ieri abbiamo appreso che è stato notificato a G.G. e V.G., entrambi rossanesi e difesi dal penalista avvocato Francesco Nicoletti, un decreto di perquisizione locale e sequestro nell’ambito dell’inchiesta tesa a fare luce sull’incendio che, lo scorso dicembre 2017, colpì il “LulaPaluza”, rinomato locale ricettivo sul lungomare di Rossano.
Nello specifico si tratta del procedimento penale iscritto presso la Procura della Repubblica – Tribunale di Castrovillari per i delitti di tentata estorsione e incendio in quanto ignoti, la notte del 15 dicembre 2017, al fine di procurarsi un ingiusto profitto derivante dall’assegnazione del bando di “Gara di Tutela e Valorizzazione delle Aree Sociali” per l’affidamento della gestione area verde sita in Viale Mediterraneo di Rossano, davano fuoco al “LulaPaluza”, lido balneare e ristorante-pizzeria.
Il decreto notificato ai due rossanesi è motivato sulla scorta degli accertamenti svolti dalla Polizia Scientifica mediante la visione delle telecamere di sorveglianza installate nei pressi dello stabilimento, dalle cui immagini emergerebbe una compatibilità tra le caratteristiche fisiche dei soggetti che hanno dato fuoco al “LulaPaluza” e quelle delle persone destinatarie del decreto di perquisizione locale e sequestro.
Dunque, oggi è ufficiale: l’incendio del “LulaPaluza” è legato a doppio filo al bando delle aree sociali, come avevamo abbondantemente anticipato su Iacchite’. A questo punto, a beneficio dei nostri lettori ma anche delle forze dell’ordine e della magistratura, riepiloghiamo le fasi della farsa (per il momento in sette atti) che ci hanno consentito di “indovinare” quasi come per magia i vincitori del bando più intrallazzato della storia recente di Rossano.
PRIMO ATTO | A ROSSANO C’E’ MAGIA: MAGO ZUZZURELLONE INDOVINA I VINCITORI!!!
Mentre qualche fessacchiotto (pochi per la verità, vista l’affluenza alle urne) è distratto dal referendum, a Rossano invece in molti si sono accorti della caduta di una cometa che mi ha dato dei poteri magici.
Mi presento: sono il Mago Zuzzurellone che del futuro sa la missione e che ormai da anni scrive su Iacchite’ per la gioia dei rossanesi onesti che per fortuna ancora ce n’è…
In questi giorni in città si avverte forte il fremito per l’apertura delle buste (o forse di una sola) per la concessione di alcune aree comunali o se preferite per i cosiddetti bandi delle aree sociali.
Alcune sono di grande pregio altre meno. Pensate che sarà data in concessione un’area grande su viale Mediterraneo, in pieno lungomare. Quest’area si trova proprio di fronte al noto locale Lulapaluza (che con sacrifici va avanti) e a due passi dall’attività ristorativa Apocaliss di Pietro …Lucisano!

L’area secondo le mie previsioni inventate sarà destinata a… Vincenzo De Marco che si scrive così ma si legge Raffaele Calabró, figlio di Teodoro, noto faccendiere, consigliere comunale del PD a Rossano, consulente alla Regione di Palla Palla e dominus della sanità nella cittadina jonica. Altri due suoi parenti (un altro figlio di nome Guerino e una nipote) sono stati inseriti da Carletto Guccione tra i falsi precari da assumere all’Asp di Cosenza) mentre la nuora (la moglie di Guerino) è stata assunta a Rossano settore sanità. Tanto per gradire…
Il ragazzo (torniamo a Raffaele, l’altro figlio del filibustiere) deve rientrare da Ibiza dove ha aperto una piccola attività (tutti sappiamo come sia semplice aprire attività ad Ibiza e da chi siano controllate, qui ha avuto l’aiuto di Mirko Carelli che con i clan ha un rapporto speciale…). Vincenzino ha dei crediti nei confronti del Calabroncino per via di un concerto fatto il giorno dopo l’alluvione a Rossano e così sarà risarcito. Bello, no? La “serietà” prima di tutto.
La cometa ha dato poteri magici a me che sono Zuzzurellone ma li ha tolti agli ufficiali delle forze di polizia. Tutti muti nessuno parla: i poteri a Rossano li ho solo io… E infatti molti che volevano partecipare al bando sono stati allontanati già negli uffici comunali con una raccomandazione: “non ti conviene”… pochissimi hanno avuto il coraggio di partecipare ! Eppure si tratta di aree quasi gratuite in posti di rilievo con poche partecipazioni, strano no? Solo uno che ha già un locale parteciperà al bando promesso a De Marco per sfidare Teodoro Calabrò e il di lui rampollo ma in pratica lo fa per salvare le apparenze.
In tutto questo casino, vorrei fare due domande: ma la Finanza a Rossano esiste? E la procura di Castrovillari dov’è ?
SECONDO ATTO | SCENDONO IN CAMPO MOLLETTUN E CAPRISTO
Rivertit direttò…
In città, a Rossano, non si fa altro che parlare dei bandi relativi alle aree sociali. In questi giorni ne sono state dette di tutti i colori, c’è anche chi ha addirittura indicato i possibili vincitori, forse solo per spostare i riflettori dal vero affare cittadino…
Infatti nei bar, sui marciapiedi e infine sui giornali non si fa altro che parlare di due dei tre bandi, forse volutamente?

Noi più attenti ai dettagli che non ai polveroni azzardiamo un’altra previsione, anche perché mai vorremmo che questo “casino” fosse tutta opera del vero Dominus della città, il solito “Mollettun”, al secolo don Pasquale Lapietra, che avrebbe, tramite i sui tanti collaboratori, volutamente fatto uscire tali notizie, per spostare l’attenzione da quello che è il vero “bottino della città” e cioè i 6000 mq in zona Leuca (bando mai citato in questi giorni e che vede un unico partecipante), dove il Re incontrastato dell’edilizia sociale si dice avrebbe presentato una SPA da sogno. Sempre sui marciapiedi si dice che per fare ciò si sia affidato al suo grande amico, l’ingegnere Antonio Capristo, ormai lontano dalla sfera regionale, ma sempre più interessato al posto da dirigente comunale.
TERZO ATTO | IL GIALLO DELLA BUSTA APERTA

Le buste relative ai bandi di assegnazione delle aree sociali sono state aperte martedì, dalla commissione guidata dall’architetto Graziani…Tranquilli, per ora resta tutto come previsto, “I VINCITORI” ci sono tutti, l’unica vera grande anomalia sulla previsione è legata all’area di viale S. Angelo, per la cui pratica, non si sa come, sembrerebbe essere giunto un plico contenente l’offerta APERTO, e quindi questa società li per li sarebbe stata preventivamente esclusa.
A questo punto gli interrogativi sono due. E’ stato il protocollo ad accettare una busta non sigillata oppure questa è stata “accidentalmente” manomessa, magari, per sostituirne il contenuto?
Se così fosse, la previsione di quel birbante del mago Zuzzurellone verrebbe falsata in almeno una delle tre previsioni azzardate (http://www.iacchite.com/rossano-vi-sveliamo-saranno-assegnati-bandi-delle-aree-sociali/).
L’area di viale Sant’Angelo in concessione invece ad una nota famiglia che ha a che fare con il pesce e che altro non è che una testa di ponte di un boss del luogo. La famiglia è intenzionata ad aprire un negozio. Il cognome magico che vi svela il Mago Zuzzurellone è Spataro, legato a doppio filo ad un personaggio molto noto a Rossano, tale Esposito detto pik e pik…
Per l’ultima gara invece era in lizza soltanto l’ingegnere Capristo, quindi dovrebbe filare tutto liscio. Garantisce Mollettun e se qualcuno ha qualcosa da dire altro che capocciate nella nasca ai giornalisti…
QUARTO ATTO | I VINCITORI ANNUNCIATI
Carissimi Rossanesi,
spero che questo messaggio giunga a tanti di voi. Ho predetto per tempo i vincitori degli ormai leggendari bandi delle aree sociali. Lo so che voi avreste voluto sei numeri al Superenalotto oppure una bolletta vincente della Sisal! Ho provato a svegliare le forze dell’ordine e la magistratura, però probabilmente ho fallito. I vincitori sono quelli da me predetti: ENZINO DE MARCO (si scrive così ma si legge Calabrò Brother’s ovvero figli di TEODORO) e l’ingegnere Antonio Capristo, uomo di fiducia di don Pasquale Lapietra detto Mollettun, già pupillo di compa’ Pinuzzu Gentile alla Regione per il business dell’edilizia sociale.
Una gara – la terza – è stata annullata perché la busta è risultata aperta. Probabilmente qualcuno intimorito dalle mie previsioni non ha partecipato ed ha fatto manomettere la busta in modo che l’area ritorni a bando sotto meno occhi indiscreti. A pochissimi punti si piazza la cordata facente capo agli Avella, che preannunciano ricorso. Proprio poche ore fa è stato ufficializzato il verdetto ed ha vinto ancora una volta “LA MALAPIANTA”. In ogni caso la magistratura – e non ce ne voglia il procuratore Facciolla – dovrebbe darsi una mossa: è possibile che un bando di cui sono stati annunciati i vincitori pubblicamente un mese prima … finisca esattamente così? A Rossano la gente pensa che siamo davanti a uno scandalo e ha pienamente ragione.
PS Teodoro, i piccoli Calabrotti e la ‘ndrangheta potranno continuare a gridare “io so io e voi non siete un cazzo”…
Ormai ci sono davvero pochi dubbi sulla natura dolosa e sulla matrice mafiosa dell’incendio del lido balneare Lulapaluza sul lungomare di Rossano avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì. Le forze dell’ordine lavorano nel più stretto riserbo, com’è naturale che sia, ma voci di corridoio sempre più insistenti confermano il dolo. Si parla anche di una tanica di benzina fatta ritrovare nelle vicinanze del rogo.
Non mancano le reazioni politiche. E se il sindaco Mascaro genericamente chiede alle forze dell’ordine e alla magistratura di fare chiarezza, Flavio Stasi, consigliere comunale di Rossano Pulita, va dritto al cuore del problema. “Si tratta di un atto intimidatorio – ha dichiarato – di chiara matrice mafiosa. Rossano deve reagire con forza invitando tutti a prendere coscienza dei rischi cui si va incontro se si rimane in atteggiamento silente”.

Noi di Iacchite’, già commentando il rogo nell’immediatezza dell’intimidazione, abbiamo ipotizzato cosa ci può essere dietro a questa brutta storia e non serve essere profeti per sapere che i titolari del Lulapaluza, Giovanni Siepe e Ciccio Avella, erano entrati nel calderone di quella squallida vicenda dei bandi delle aree sociali, dei quali abbiamo “indovinato” con largo anticipo i vincitori. Con l’esclusione di quel bando per il quale (nessuno ancora ha spiegato perché!!!) è stata trovata addirittura una busta aperta e manomessa.
Ecco cosa pensa a proposito dei bandi per le aree sociali ancora il consigliere Stasi.
A questo punto, diciamo la verità fino in fondo e diamo voce anche alle nostre supposizioni e a quello che pensano – ormai sempre più ad alta voce – i rossanesi, compresi i titolari del Lulapaluza. Giovanni Siepe e Ciccio Avella hanno sempre lavorato onestamente e avevano presentato domanda per uno dei bandi. Non hanno vinto perché “doveva” vincere un altro e hanno “osato” presentare ricorso. Fuori da ogni ipocrisia: questo maledetto ricorso potrebbe essere la causa della gravissima intimidazione che hanno subito.
Il sesto atto è stato l’intervento della procura di Castrovillari che ha acquisito tutta la documentazione attraverso la polizia. Il settimo il decreto di perquisizione e sequestro nei confronti dei due soggetti dei quali sono state rese note, per il momento, solo le iniziali. E ora attendiamo finalmente sviluppi seri e definitivi, che ormai non tarderanno ad arrivare.