A Rende, almeno per il momento, non passa lo straniero. O meglio, gli “stranieri”, o meglio ancora “i potenti di Terravecchia”. Che i cariatesi s’incazzano ad essere accostati a questa gentaglia, anche e soprattutto perché esprime pure il sindaco della città.
Secondo rinvio consecutivo per il megaprogetto degli Ospedali privati riuniti dei potentissimi iGreco. Che hanno passato l’estate 2015 a ricevere e a far mangiare nei loro ristoranti e alberghi di riferimento gente come Luca Lotti, Stefania Covello, Ernesto Carbone, Brunello Censore, Ferdinando Aiello, Ernesto Magorno. E naturalmente anche i giornalisti più influenti della “paranza” cosentina. Sicuri al cento per cento che il loro grande business passasse in un batter d’occhio. E invece niente.
E’ bastato un “Palla Palla” qualsiasi, un’alleanza strategica con il “Cinghiale” ed ecco che tutto il lavorio estivo intorno ai renziani, almeno per ora, si è rivelato inutile. Inutile quanto gli sforzi del sindaco Manna, che sinceramente fa tenerezza quando continua a dire che “comanda lui”. In realtà, ormai, il buon Marcello è solo un pupazzo. Neanche l’incontro romano con Nicola Adamo è servito a sbloccare qualcosa.
Tonino Gentile ride “cinghialescamente” sotto i baffi e si diverte a far dannare l’uomo che ha designato lui stesso per mandare via i Principe da Rende. Un uomo così trasversale che ormai non si ricorda neanche lui con chi stringe i suoi tragicomici patti di potere.
E loro, iGreco? Ieri sera non c’erano tanti “terravecchiesi” a piazza Matteotti e non c’era il viavai del penultimo consiglio nelle stanze dei bottoni. Saverio e Giancarlo, due dei fratelli, erano visibilmente corrucciati, così come i principali adepti che hanno fatto capolino sulle sedie verdi del Consiglio rendese.
Era corrucciato anche il mitico progettista dell’ospedale su un terreno ad alto rischio di esondazione e prospiciente almeno due discariche operanti e una appena chiusa e piena di percolato. Si chiama Franco Fanigliulo. Esattamente come un divertente cantautore degli anni Settanta, che ha avuto una certa notorietà cantando a Sanremo “A me mi piace vivere alla grande”.
Per forza, con iGreco si può solo vivere alla grande… E guardando i loro scatti a Rende (chè ormai tutti quanti abbiamo uno sconfinato book fotografico, anche la Dda…),almeno per una volta, anche se gli avversari de iGreco sono pendagli da forca come il Cinghiale e Palla Palla, ci viene da commentare che “Anche i ricchi piangono…” ovvero il fortunato titolo di una telenovela argentina che tanto tempo fa teneva incollate alla televisione migliaia e migliaia di casalinghe. Terravecchiesi e non…