Spett.le IACCHITE’,
Vi scrivo perché rappresentate una voce libera e credibile nel panorama purtroppo deteriorato della informazione presente del Meridione… perché non vi occupate, al pari delle vicende prettamente cosentine, anche di qualche vicenda eclatante relativa alle candidature nella provincia reggina ?
Si sta consumando impunemente una ennesima prepotenza ai danni degli elettori del Reggino, attraverso la presentazione della candidatura nelle liste del Pd nel collegio alla camera di Gioia tauro, della direttrice generale dell’ASP n. 5 di Reggio Calabria d.ssa Elisabetta Tripodi (autosbandierata e celebratissima ex sindaco antimafia con privilegio scorta…), senza che la stessa abbia i requisiti di candidabilità che per il ruolo che riveste da circa un anno ormai, non le consente appunto di potere essere candidata… eppure il suo partito non solo la sostiene, ma insiste nella prevaricazione dei diritti delle collettività e dimostra la ulteriore prova di forza dell’arroganza con cui il Pd tratta gli italiani ed i magistrati della Corte d’appello chiamati ad validare o meno la candidatura.
Dobbiamo piegarci e consentire questa tracotanza ?
A me dispiace non potermi opporre formalmente in quanto non candidato, ma siatene pur certi che se fossi un soggetto qualificato ad intervenire alle udienze non avrei consentito al cazzaro di Renzi ed ai suoi accoliti di dimostrare che possono tutto anche sopra i magistrati, ed avrei certamente interessato la stampa per portare a conoscenza dell’opinione pubblica simili nefandezze.
Quanto all’apprezzamento bipartisan della candidata, beh avrei molte perplessità… diceva Sciascia tanto e tanto tempo fa, e Lei lo sa certamente… che ci sono i professionisti dell’antimafia…
Lettera firmata