RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
Nei giorni scorsi decine di cosentini ci hanno scritto per denunciare una delle tante vergogne della scena politica della nostra città. Il Liceo Scientifico “Fermi” (incredibile ma purtroppo vero) ha dato mandato di organizzare un convegno con l’illustre presenza del presidente della Corte costituzionale Paolo Grossi ad un noto faccendiere e truffatore ovvero Antonio Ciacco (http://www.iacchite.com/cosenza-incredibile-presidente-della-corte-costituzionale-introdotto-ciacco/). Dopo aver raccolto la protesta della gente, ora ci soffermiamo su un aspetto particolare: ma com’è possibile che Ciacco faccia il bello e il cattivo tempo in questa scuola? E abbiamo chiarito i motivi per i qualiil soggetto ha successo in questa scuola (http://www.iacchite.com/cosenza-le-avventure-ciacco-al-liceo-fermi/). Oggi siamo al gran finale, che coinvolge altri personaggi “politici” decisamente impresentabili.
TERZA ED ULTIMA PUNTATA
Nell’anno in corso al “Fermi” il truffatore Antonio Ciacco ha molto successo. Addirittura diventa il responsabile delle iniziative per le nuove iscrizioni e, in questa veste, si reca nelle scuole medie del territorio per illustrare la bontà dell’offerta didattica del liceo e convincere i ragazzi ad iscriversi. Secondo noi fa più danni che altro ed offusca tutte le cose importanti che quella scuola fa da sempre. Pare che tanti genitori, informati prima del pericoloso incontro, abbiano consigliato ai loro figli di tenersi ben strette le monete per il panino. Ma come mai questa scalata?
Antonio Ciacco è sempre ben gradito alla banda del PD, Madame Fifì in testa, quella banda che attraverso il presidente della Provincia Iacucci sta gestendo il business dei milioni di euro che attraverso la Regione arrivano per la ristrutturazione degli edifici scolastici. Perché, dopo la riduzione delle competenze delle Province, strade ed edifici delle scuole superiori sono i soli canali per realizzare affari da parte di chi gestisce questi enti.
Iacucci in questo ha il pieno appoggio di Oliverio, che se lo è cacciato di torno mettendolo alla Provincia ma di cui è sempre sodale compagno di merende. Alla collaudata coppia si aggiunge Occhiuto, cui non manca certo il fiuto degli affari e quelli da realizzare con l’accoppiata Iacucci-Oliverio sono tanti e ghiotti (dalla metro al nuovo ospedale agli appalti per nuove opere).
Il plesso di via Isnardi ha indici di agibilità in linea con tanti edifici scolastici della città e di tutta la provincia (che Iacucci cerca di occultare come fossero segreti di stato) a cominciare del “Pezzullo” come hanno fatto venire fuori insegnanti e genitori del Geometra “Quasimodo”. Eppure viene dichiarato inagibile, addirittura pericolante, anche se per mesi ci si continuerà a fare lezione e tuttora si parcheggia sotto quei muri, si usano quei locali e si entra ed esce dall’edificio.
La relazione dei tecnici nominati dalla Provincia parla di rischio crollo da un momento all’altro. Qualcuno ride: “E’ come se dalle analisi di una persona risultasse che il paziente dovrebbe essere morto da 20 anni ma da 20 anni vive invece benissimo e senza alcun disturbo. Quando il paziente fa presente che forse le analisi non sono ben fatte (nel nostro caso non certo inconsapevolmente), i medici rispondono che è lui che sbaglia ad essere vivo e che le analisi sono giuste…”.
Al di là della metafora, non una crepa, neanche una piccola rottura, hanno mai fatto sospettare alcunché alle centinaia di persone che per anni hanno quotidianamente frequentato quell’istituto e che lo stabile avesse tali criticità.
A questo punto è sicuro che il trio Iacucci-Oliverio-Occhiuto voleva sgomberare quell’area in pieno centro per attuare le proprie speculazioni, sperando di spostare quelli del “Fermi” al Geometra e questi ultimi al “Pezzullo”. Con l’idea che, se l’operazione si fosse svolta in tempi rapidi, nessuno si sarebbe opposto. Ed invece il piano si sta dimostrando non realizzabile. Non tutte le ciambelle riescono con il buco.
Certo, in tanti rimangono perplessi per il silenzio della preside del “Fermi”, che è l’unica in tutta questa vicenda a fidarsi (o far finta) di Iacucci ma che rischia di danneggiare fortemente l’immagine e il futuro della scuola che dirige. Che il suo compaesano sangiovannese le abbia chiesto di accettare in silenzio tutte le stronzate di quel bugiardo di Iacucci, a costo di perderci lei la faccia? E niente di più facile che nel pacchetto degli accordi, rientri pure quel lestofante di Antonio Ciacco, di cui tutti si vergognano ma che mantiene legami politici con quelli del PD. E qui i conti tornano.
3 – fine (per ora)