Belvedere, Tricarico spara a zero su Caldiero e iGreco e denuncia: “Una società romana ci ha taglieggiati”

Pasquale Tricarico, titolare della clinica di Blevedere Maritttimo sull’orlo del fallimento, alla luce delle notizie che Iacchite’ ha diffuso qualche giorno fa (http://www.iacchite.com/belvedere-le-grandi-manovre-de-igreco-e-caldiero-per-mettere-le-mani-sulla-clinica-tricarico/), ha rilasciato una interessante intervista ad ATC (Alto Tirreno Cosentino), il nuovo quotidiano di Praia.

La notizia che alcuni media hanno sottolineato sulle pratiche del curatore fallimentare sono reali – afferma Pasquale Tricarico -. Hanno fatto un po’ di confusione riguardo agli importi indicati, poiché le somme citate sono conguagli che addizionano somme di quattro-cinque anni, ma questo non è un problema… La cosa che emerge, vera e reale, è che questo curatore (Fernando Caldiero, ndr) sta curando troppo bene gli interessi di altri, lo scopo di questa operazione che vogliono fare è quella di smembrare la clinica. Il curatore entra dentro, depaupera tantissime cose, riduce all’osso una struttura. Poi arriva il signor X, offre 1 euro simbolico e si prende la struttura. In effetti, per le esperienze passate con altre strutture, si è visto come hanno fatto.

Ci sono già state operazioni simili, ma sempre con lo stesso curatore e sempre con lo stesso uomo. Io mi meraviglio che un tribunale non intervenga e non faccia indagini per tutte le perizie che questo va facendo e tutti i fallimenti che va facendo. Comunque, tengo a precisare che alcuni media mi hanno attaccato tantissime volte, dandomi del mafioso, ma io non sono assolutamente mafioso. Anche perché se fossi un mafioso non mi troverei in queste condizioni… il problema qual’è? Che alcuni media hanno ricevuto delle notizie e si sta scatenando una guerra tra commercialisti che sono incazzati perché non fanno più una perizia e uno solo prende tutti i grandi fallimenti del Tirreno e dello Jonio.

Basti vedere il fallimento dell’Agroalimentare (Alimentitaliani ndr), della Madonna della Catena eccetera (sempre Fernando Caldiero, in combutta con il gruppo iGreco, ndr). La prassi è quella quando hai grosse responsabilità logistiche ed anche morali. C’è anche il coinvolgimento di un gruppo romano che ci ha chiesto 3 milioni: ci ha taglieggiati d’accordo con l’altro commercialista. E la politica? Non abbiamo politici veri sul territorio“.

Fin qui Pasquale Tricarico, che evidentemente ha perso il potere che ha avuto fino a poco tempo fa. Circa il suo coinvolgimento nelle logiche del clan Muto negli anni passati ci sono decine di fatti e di testimonianze e quanto afferma il diretto interessato fa come minimo un po’ sorridere ma tant’è, la realtà oggi è diversa. Intanto, il 22 marzo è prevista alle 12 presso il tribunale di Paola, la convocazione dei creditori della clinica Tricarico. Il foro ha infatti aperto la procedura di concordato mista avviata dall’Istituto Ninetta Rosano srl. Nel frattempo è stato designato come giudice delegato Marta Sodano e come commissari giudiziali, Fernando Caldiero e Pasquale Di Martino.

Ora la magistratura che farà? Lascerà Caldiero, la piovra dai mille tentacoli, nel suo ruolo di commissario giudiziale?  E la procura aprirà un’inchiesta?
E’ evidente che c’è una guerra in atto e che le dichiarazioni di Tricarico sono state già depositate a mo’ di esposto sia alla procura della Repubblica di Paola che a quella di Catanzaro. Dovrà certamente rispondere sulla società romana che ha cercato di estorcergli 3 milioni di euro e non solo…