Bisignano, sul ponte delle incertezze l’ombra della demagogia politica

Lucantonio Nicoletti e il figlio di Lo Giudice, sindaco di Bisignano

Bisignano: “Sul ponte delle incertezze (SP 239) avanza l’ombra della strumentalizzazione politica”.

Il consigliere provinciale Lucantonio Nicoletti in un comunicato stampa ha esposto il proprio parere in merito alle problematiche riguardanti la chiusura del ponte provinciale che collega Bisignano a Mongrassano Scalo attribuendo ogni responsabilità ad un atto dovuto per motivi di sicurezza pubblica all’amministrazione provinciale e respingendo le proteste dei cittadini considerate come il frutto di una strumentalizzazione politica.

Un’altra nota dell’ufficio stampa di Solidarietà e Partecipazione dopo aver fatto riferimento alle azioni intraprese dalla vecchia amministrazione comunale per risolvere le criticità del ponte (SP 239) invitava il sindaco di Bisignano in carica ad assumersi tutte le responsabilità del caso, a non raccontare menzogne e a studiare meglio la delicata questione poiché la poca conoscenza degli atti amministrativi dimostrava ancora una volta come la sua presenza in consiglio comunale fosse solo formale.

Nonostante la mole di cose dette attraverso i comunicati stampa ufficiali il sindaco di Bisignano sembra aver delegato la patata bollente della chiusura del ponte ad altri uffici di competenza e intanto proprio in queste ore prova a rilanciare la zona industriale istituendo un centro d’informazione di ultima generazione che può dare ogni genere di aiuto per lo sviluppo delle attività produttive mediante i nuovi strumenti di comunicazione e informazione.

A Bisignano si dice che “chi nun si fa l’affari sua, ccù la linterna va circànnu guai”. Il detto popolare suggerisce di non mettere mai il becco negli affari degli altri e specialmente quando si tratta d’indagare alcuni fenomeni oltre la loro apparenza poiché ciò potrebbe manifestare delle antipatie con conseguenti grattacapi.

“Chi senti e taci s’accatta la paci e chi senti e dici s’attacca nimici”. La prudenza in certi casi è d’obbligo e prima di insinuare dubbi sull’intricata materia riguardante il ponte delle incertezze, sarebbe meglio diventare sordi e muti.

Tuttavia “i cosi longhi si fanu cursùni” e ciò finisce per alimentare la curiosità di alcuni spettatori che da circa un mese assistono spazientiti al rimpallo di responsabilità in un inedito triangolare nel quale ci si sfida a chi per primo riesce a collocare la palla in rete. Si dice che “’u tiempu è mastru ‘e l’opera” ma è ora di aprire il ponte della discordia, metterlo in sicurezza e smettere di gareggiare fra chi deve per forza mostrare i muscoli più grossi per non sentirsi troppo piccolo.

“Alla casa chi ‘un c’è pani c’è trivulu” ma dopo i milioni che sono piovuti nelle casse comunali e quelli che potrebbero pervenire da Provincia e Regione basterebbe mettersi d’accordo e ricordarsi che esistono anche i cittadini che aspettano di transitare in sicurezza su un ponte chiuso ormai da troppo tempo.

“A ricchizza è dù diavulu e lu diavulu ‘a cummanna” e questo potrebbe essere un possibile motivo delle divergenze fra tutte le parti che in questi ultimi giorni stanno rappresentando benissimo la demagogia politica bisignanese e meno l’interesse dei cittadini.

Alberto De Luca