Lettere a Iacchite’: “Il sistema Cariati procede a gonfie vele anche a Calopezzati: fermateli!”

Quello che è successo nel comune di Cariati, con l’operazione della procura di Castrovillari che ha scoperchiato la corruzione e mandato in esilio la sindaca Filomena Greco, non è un caso isolato.

Nel maggio 2016 a seguito di scadenza contratto con la ditta che si occupava della raccolta dei rifiuti in modalità porta a porta, si innesca nel comune di Calopezzati l’istituto dell’affidamento diretto con la giustificazione dell’urgenza.

Agli atti vi è la preoccupazione, fondata, di esponenti lontani dagli amministratori attuali che la ditta alla quale veniva affidata la gestione era poco raccomandabile. Ma gli amministratori attuali se ne fregano altamente e così succede che vengono invitate alla gara, guarda caso, la stessa ditta coinvolta nello scandalo di Cariati e una ditta che da Amantea a Mandatoriccio ha creato disagi vedendosi revocata la gestione dell’appalto in più comuni!

Ad oggi, che si è in fase di bando di gara e si attende l’apertura delle buste con le offerte, fissata per il prossimo 27 luglio, gli affidamenti diretti hanno di gran lunga superato la cifra che per legge si deve fare con procedura di bando di gara.

Dall’ottobre 2016 ad oggi il comune di Calopezzati ha affidato il servizio per una somma che supera di oltre 200.000 € quella che per legge non può essere data neanche con procedura negoziata. Ci si nasconde dietro l’urgenza, i rischi sanitari e quant’altro e Calopezzati è lo stesso comune che nel 2015 è stato oggetto di inchiesta per reato ambientale, perché qualcuno ha volutamente fatto sparire la spazzatura sotto cumuli di terra!!!!

La gestione dei rifiuti resta un pantano di malefatte ai danni della comunità, ai danni delle ditte oneste. Non solo incertezza di dove possono andare a finire questi rifiuti, ma soprattutto cattiva gestione, affidata a ditte poco serie che hanno problemi con i dipendenti, che hanno problemi nella raccolta, che hanno problemi a far partire il sistema della differenziata che porterebbe benefici a tutti, comprese le ditte stesse!

Il sindaco di Calopezzati, Franco Cesare Mangone, è al secondo mandato. Partito di apparenza (e come ti sbagli?) quella grande associazione a delinquere che continua a chiamarsi Pd, indagato per reati ambientali. È stato anche protagonista di scambi di incarichi: il vicesindaco di Crosia all’epoca dei fatti era presente come progettista a Calopezzati ed il sindaco di Calopezzati è stato progettista per lavori a Crosia. Lo ha ammesso in campagna elettorale che non c’era nulla di male a favorire gli amici. Ed è lo stesso sistema che adottavano nell’Alto Tirreno Gennaro Marsiglia e i suoi compari. Mi auguro che il dottore Facciolla faccia luce anche su queste altre vergogne.

Lettera firmata