Ventotto anni di reclusione per Sabrina Marziano. È la decisione del Tribunale di Locri che ha condannato la donna per concorso in omicidio del marito Ernesto Ienco. L’assise ha quindi confermato la teoria della Procura, portata in dibattimento dal sostituto procuratore Vincenzo Toscano.
L’uomo è stato ucciso il 25 ottobre del 2015, mentre si trovava sull’uscio della sua abitazione, in Contrada da Iannin. Il piano sarebbe stato portato avanti dalla moglie e dall’amante di lei: Agostino Micelotta, già condannato in primo grado a 16 anni con rito abbreviato. La Corte ha inoltre deciso di sospendere alla donna la responsabilità genitoriale.
I giudici non hanno creduto alla pista dell’omicidio di ‘ndrangheta che era stata ipotizzata dalla difesa della donna in una delle ultime arringhe.
‘On viju l’ ura u pulizzamu, amò, domenica speriamo’. Queste le agghiaccianti parole che i due amanti di Riace accusati di aver ucciso il marito di lei, Ernesto Ienco, di 31 anni, si scrivevano su whatsapp. Un omicidio che segna l’ epilogo di quella che in molti ora definiscono una’tragedia annunciata’ tra la 28 enne, Sabrina Marziano e il giovane amante 21 enne, Agostino Micelotta. Un delitto programmato. Testimonianze e intercettazioni telefoniche e ambientali. Una versione che proprio non reggerebbe, secondo gli inquirenti, quella fornita dal giovane, che nega di essersi trovato di notte, all’ interno dell’ abitazione di Ernesto Ienco, in agguato, per ucciderlo. Agostino Micelotta afferma, invece, di essersi trovato altrove a quell’ ora di notte, in compagnia di presunte altre persone. Dichiarazioni che, stando agli inquirenti, non troverebbero riscontro. Testimoni oculari, affermano di aver visto il 21 enne aggirarsi in prossimità del luogo dell’ omicidio.
Non convincono, nemmeno le dichiarazioni della vedova, Sabrina Marziano: la 28 enne che dichiara di aver chiamato i genitori subito dopo aver sentito gli spari. Contro di lei, non ci sarebbero solo le incongruenze nella ricostruzione dei fatti. Ad incriminarli, sarebbero stati gli stessi messaggi whatsapp che i due si scambiavano: nero su bianco, la loro relazione e la loro intenzione di costruirsi una vita insieme. Secondo gli investigatori, Sabrina Marziano e il giovane amante, stavano progettando l’ omicidio da ‘circa un mese.