Il numero delle vittime dell’esondazione del torrente Raganello a Civita, nel Parco Nazionale del Pollino, è salito a 10. Lo ha riferito il capo della Protezione Civile regionale Carlo Tansi precisando che altri due corpi sono stati recuperati dal torrente. I dispersi, dunque, almeno ufficialmente, rimangono tre e purtroppo, con il passare delle ore, diminuiscono le speranze di ritrovarli in vita. Tra di loro forse anche dei bambini. Ma non è escluso, purtroppo, che il numero dei dispersi possa essere superiore. Il comandante dei vigili del fuoco di Cosenza Massimo Cundari, ai microfoni di SkyTg24 ha affermato che una delle vittime era una ragazza di tredici-quattordici anni.
La procura di Castrovillari, intanto, valuta eventuali risvolti penali. Il procuratore Eugenio Facciolla sta cercando di capire se gli escursionisti erano consapevoli dei pericoli ai quali andavano incontro o se erano invece inconsapevoli e la questione non è certo di poco conto. Ne ha parlato ai cronisti a conclusione di una riunione del Comitato operativo comunale che si è svolta in Municipio alla presenza del prefetto Paola Galeone, del capo della Protezione Civile regionale Carlo Tansi, e del sindaco di Civita Alessandro Tocci oltre ai responsabili di vigili del fuoco, soccorso alpino e delle forze dell’ordine.
Le ricerche andranno avanti per tutta la notte e proseguiranno domattina con l’ausilio di un elicottero e dei sommozzatori. La Prefettura di Cosenza ha istituito un numero telefonico per fornire informazioni ai parenti delle persone rimaste coinvolte nell’esondazione del torrente Raganello. Il numero è 0984-8980651.
Anche la Protezione Civile regionale ha messo a disposizione il proprio numero verde 800-222211 per chiunque avesse notizie circa persone che potessero trovarsi nella zona di Civita al momento della tragedia del torrente.
Intanto, si è appreso che è rimasta ferita, e non è tra le vittime, una ragazza di 24 anni di Trebisacce. Tra i feriti un cittadino di nazionalità olandese che ha riportato la frattura del bacino.
