In questo paese per decenni la politica ha pensato solo a salvare, dalla bancarotta organizzata, speculatori e ladri di stato. Abbiamo “salvato più volte” gli Agnelli e tanti gruppi imprenditoriali, banche e banchieri di ogni risma, speculatori finanziari e lobbisti d’annata, e a pagare i loro debiti, ogni volta, sono stati gli italiani. Questa volta è successo il contrario, e i mafiosi dei partiti che sostengono i ladri di stato non ci stanno e gridano alla rovina. Non me ne frega un cazzo se Piazza affari apre col -2, e non me ne frega altrettanto se le banche e banchieri sono preoccupati, e non me ne strafrega una cippa se lo spread è a 4000. A pagare il debito questa stavolta saranno loro, e se non vi piace cambiate paese. E a chi critica il reddito di cittadinanza dico: non te lo devi prendere per forza, si può anche rinunciare.
Siamo al paradosso: compagni e compagne di militanza extraparlamentare che difendono – insieme a tutta la corrotta nomenklatura politica di questo paese che per decenni ha lucrato sulle spalle della povera gente, bruciando decine di miliardi di euro – i banchieri, l’alta finanza speculativa, i gruppi imprenditoriali masso/mafiosi, e la Borsa. Povero Karl… chi fini ca fattu.
Fateci caso, a criticare la manovra finanziaria e il reddito di cittadinanza sono: ‘mpastettati, raccomandati dalla politica, lucratori seriali, gente che ha sempre campato di denaro pubblico, portaborse di ogni ordine e grado, garantiti con stipendioni, politici corrotti, imprenditori prenditori, sciacalli, cinghiali, avvoltoi e figli i papà . Tutta gente che non fa un cazzo dalla mattina alla sera e che si atteggia ad intellettuale di destra e di sinistra, ccura sacchetta piena.
Io li farei vivere, a tutti questi, per un bel po’ di anni, con 300 euro al mese che è la condizione in cui vivono milioni di pensionati italiani.
E’ facile fare l’intellettuale con i soldi di babbo o del comune.
Se in questa città esiste una “piccola borghesia”, lo si deve solo ed esclusivamente alla politica clientelare degli anni passati. Non certo alle qualità o ai meriti di chi oggi si trova garantito, col posto fisso, e lo stipendione accreditato ogni 27. In tanti dovrebbero baciare le mani a compà Pinuzzu, e al fratello Cinghiale, altri, invece, dovrebbero fare, ogni giorno, il pellegrinaggio alla tomba di Misasi. Pezzenti arricchisciuti senza arti nè parti che oggi pontificano dal’alto del loro ufficietto. Siete il frutto della più spietata discriminazione sociale mai avvenuta in questo paese… u sa chi vi dicu: scinniti i su quatru!
P.S. Salvini merda!
GdD