Cosenza, studenti in piazza: “Più diritti meno polizia” non si può scrivere

Oggi siamo scesi in piazza insieme ai giovani comunisti e al collettivo autonomo studentesco per rivendicare il diritto allo studio e il welfare per tutti gli studenti, in questo momento che vengono messi in discussione dal governo con la proposta, lanciata dal ministro bussetti, del prestito d’onore. Insieme abbiamo protestato con gli studenti delle superiori contro l’operazione scuole sicure, messa in campo dal ministero dell’Interno, che prevede l’investimento di 2,5 milioni di euro per l’installazione di telecamere e l’ingresso nelle scuole delle forze dell’ordine. Noi pensiamo che la vera sicurezza per gli studenti sia l’assicurazione che la scuola sia in grado di essere effettivamente formativa grazie ad ingenti investimenti pubblici che garantiscano una qualità maggiore degli insegnamenti, il diritto allo studio per tutte e tutti e la messa in sicurezza di tutte le strutture scolastiche, non la polizia nelle aule.

Oggi, appunto, abbiamo esposto uno striscione alla testa del corteo su cui era scritto: “La nostra sicurezza: più diritti meno polizia”. Visto lo striscione le forze dell’ordine presenti, dopo avere identificato 4 di noi, ci hanno intimato di riporlo in quanto “non autorizzato” e in quanto “ritenuto offensivo nei confronti delle forze dell’ordine”, minacciando ripercussioni legali. Dunque in barba alla costituzione, che prevede la possibilità di esprimere con ogni mezzo il nostro pensiero, abbiamo dovuto manifestare senza striscione.

Link – Studenti Indipendenti