Acri 2022. Pino Capalbo e le “candidature di scambio”: nelle liste tutti i prezzolati di regime con incarichi e determine

Acri 2022. Tu chiamale se vuoi candidature di scambio…

Non bastava Luigi Maiorano detto Gino, imputato nel processo Acheruntia con l’accusa di concussione, il candidato a sindaco Pino Capalbo, da febbraio 2020 indagato dalla procura di Paola per voto di scambio e corruzione, ha deciso di candidare anche chi ha rapporti di lavoro con l’amministrazione comunale a tempo determinato e chi ha ricevuto incarichi professionali durante la sua legislatura.

Ciò non rappresenta un illecito ma sicuramente un fatto di inopportunità. Un do ut des “alla Occhiuto” tanto per semplificare: cioè, ti ho fatto lavorare e ora devi candidarti. Le classiche “candidature di scambio”. E allora vediamo chi sono questi “campioni” così come facemmo a suo tempo anche per le Comunali di Cosenza del 2016.

Nella lista Pd ci sono Cosmo Cerenzia, avvocato, più volte chiamato a difendere il Comune di Acri dal 2017 al 2022, Danilo Cofone, facente parte del progetto pon inclusione fino al 30 giugno 2022 così come Assunta Ferraro. C’è anche Adelina Scaglione del progetto mobilità.

Nella lista Articolo Uno ci sono Valentino Coschignano, presidente dell’associazione Raggio di Sole che riceve contributi dal Comune, Estella Greco e Rosetta Vaccaro del progetto mobilità, Mario Romano, docente o meglio passacarte all’Alberghiero, la scuola preferita dall’amministrazione comunale per banchetti e feste.

Nella lista Azione c’è Luigi De Bartolo, geometra, in Acrinsieme compaiono Graziella Arena, avvocato, già incaricata dal Comune, Raffaele Gencarelli, inserito in un progetto finanziato dal Comune, Fiorella Petrone e Luigi Algieri, incaricati come ingegneri, infine nella lista Pino Capalbo sindaco ci sono oltre all’imputato Luigi Maiorano anche Maria Teresa Benvenuto e Giuseppina Rocco, inseriti nel progetto Pon inclusione fino al 30 giugno 2022, Angela Forte, membro del Cda del museo Maca, oramai aperto solo per pochi intimi, Cosimo Manfredi, geometra, ex di centrodestra, incaricato per 12 mila euro per l’accatastamento del palazzetto dello sport oggi ancora inutilizzabile, Luigi Spezzano, incaricato come geologo.

Insomma, chi ha ricevuto incarichi professionali o ha rapporti di lavoro con l’attuale amministrazione ha dovuto pagare il prezzo della candidatura “di scambio”. Inaccettabile. Quasi peggio di Occhiuto… E nonostante questo, ci sono stati 84 “franchi tiratori” che con il loro voto disgiunto hanno impedito a questo pessimo soggetto di imporsi al primo turno. Quanto basta per farlo “tremare” in un secondo turno che non è affatto scontato come qualcuno della “loggia Capalbo” potrebbe pensare. Intelligenti pauca.