Nessuna sorpresa ad Acri. Forte di un vantaggio nettissimo, Pino Capalbo, candidato del PD e della massoneria deviata, ha battuto la candidata della famiglia Trematerra Anna Vigliaturo. Del resto, se non aveva vinto al primo turno era stato solo perché il candidato col grembiulino (per diversi anni in sonno ma adesso si sarà certamente “svegliato”) si era fermato alla soglia della vittoria (49%) mentre i suoi candidati avevano preso addirittura il 61% consentendo anche al candidato sindaco Bonacci (servo e complice di gentaglia come Bersani, D’Alema e Speranza) di entrare in consiglio.
Capalbo ha ottenuto quasi il 60% e prende 10 consiglieri, alla Vigliaturo ne vanno due (più lei), a Bonacci due e a Feraudo uno.
MAGGIORANZA: Raffaele Morrone, Mario Fusaro, Simone Bruno, Tullio Fusaro, Maria Mascitti, Giuseppe Intrieri, Emanuele Le Pera, Luigi Caiaro, Sergio Algieri, Angelo Gencarelli
MINORANZA: Anna Vigliaturo, Maurizio Bonacci, Maurizio Feraudo, Salvatore Palumbo, Emilio Turano, Marco Abbruzzese.