Acri, statale 660: arrivano i cartelli dell’Anas a spegnere le speranze degli automobilisti

Da qualche giorno, lungo il tratto della strada statale 660 che collega Acri all’imbocco autostradale di Montalto via Cocozzello, è comparsa la nuova segnaletica orizzontale che porta il limite di velocità a 30 km orari. La decisione dell’Anas è arrivata, a quanto pare, in seguito a diversi rilevamenti che hanno evidentemente confermato la pericolosità dell’unica via di comunicazione che collega la nostra città al capoluogo bruzio.

Paradossale che su una strada statale di grande importanza il limite di velocità imposto sia addirittura inferiore a quello dei 50 km orari previsto per i centri urbani. Una grave difficoltà nota a tutti gli acresi, i quali sanno bene che per percorrere in semi-sicurezza i circa 14 km che ci separano dal bivio Luzzi, serve impiegare non meno di 25/30 minuti.
E questo non solo per le difficoltà relative all’impervio tracciato interamente segnato da tornanti e curve a gomito, ma soprattutto per quelle legate all’asfalto che lo ricopre: una vera e propria trappola per i veicoli.

Innumerevoli e in continuo aumento gli incidenti causati da questa situazione, ormai intollerabile specie per chi si trova a fare la strada tutti i giorni.
Quel che sorprende però è che innanzi a tutto ciò la soluzione da parte dell’Anas, al momento, sia praticamente quella di piantare quattro cartelli.
Probabilmente l’ottenimento di un nuovo tracciato è al momento un’utopia, ma com’è possibile che in un paese che voglia dirsi civile e che impone tasse pesanti ai cittadini, non sia stato ancora preso in considerazione quantomeno il totale rifacimento dell’asfalto?
Com’è possibile che i vertici dell’Anas non comprendano che non intervenire sul tracciato significa giorno dopo giorno isolare sempre di più un’intera comunità?

Acrinrete