Aiello Calabro. Oggi prove tecniche di “Forza Pd” tra Iacucci, Bevacqua e Occhiuto: arrassusia!

Mercoledì 16 luglio è arrivato. C’è attesa ad Aiello Calabro, meglio nota come “Iacucci City”, dal momento che è la roccaforte oltre che il paese natale del consigliere regionale piddino Franco Iacucci. Insieme a Bevacqua, il soggetto rappresenta una delle correnti più forti del partito, capace – giusto per fare un esempio – di imporre il segretario provinciale a Cosenza “buggerando” addirittura Nicola Adamo e la moglie. Ma Bevacqua e Iacucci sono fortemente trasversali e per l’attesa inaugurazione di stasera del Castello di Aiello hanno invitato come “special guest”… Roberto Occhiuto.

Non scopriamo certo l’acqua calda affermando che tra Bevacqua, Iacucci e… Occhiuto c’è grande feeling. Abbiamo già avuto modo di verificare come a “Iacucci City” la vicesindaca è Olga Terranova, mamma del professore Andrea Bruni, uno dei “pupilli” di Occhiuto finiti nel mirino della procura di Catanzaro per truffa. E tutti sanno che l’opposizione dei due consiglieri del Pd in Regione è, a dir poco, blanda e inconsistente. In sostanza, Robertino ad Aiello non solo è il benvenuto ma è proprio di… casa e sui rapporti trasversali tra Forza Italia e Pd proprio qualche giorno fa anche il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio ha svelato una delle teorie che gira in questi giorni, che non è per niente campata in aria.

La probabile scesa in campo di Pier Silvio Berlusconi spariglia decisamente le carte. Il rampollo di Silvio “… dà ordini e pagelle ai massimi dirigenti di Forza Italia – che governa lo Stato di cui Mediaset è concessionaria e che i B. tengono in vita con donazioni, più le fidejussioni che garantiscono i debiti di quasi 100 milioni – affinché facciano quello che dice lui, in attesa che ne assuma il comando quando gli girerà di farlo. E naturalmente potrà farlo grazie alla finta legge sul conflitto d’interessi varata dal genitore tramite l’apposito Frattini e alla complicità del centrosinistra che si guardò bene dal farne una decente e di applicare la legge Scelba del 1957 sull’ineleggibilità dei titolari di concessioni pubbliche. Il tutto – tocco di classe finale – mentre sta presentando i palinsesti delle sue tv. Ma nessuno nota la mostruosa abnormità della scena e tutti la commentano come se fosse normale. Gli stessi che da mesi spiegano agli americani i conflitti d’interessi di Trump e Musk (che peraltro non posseggono tv e ora litigano pure) fingono di non vedere il nostro, come se dopo 31 anni si fosse prescritto…”. 

Ma il passaggio più forte è quello che segue: C’è pure qualche sincero democratico che sorvola perché sogna l’ammucchiata Forza Pd contro i “populisti”, come se uno che dà la la scaletta al vicepremier e ministro degli Esteri Tajani e fulmina lo Ius scholae tra un commento su Ilary Blasi e uno su Diletta Leotta non fosse il recordman mondiale del populismo…”. 

Insomma, qui in Calabria, dove siamo avanti…, l’ammucchiata Forza Pd non solo procede più o meno sottotraccia da decenni ma la si vede ormai anche alla luce del sole e potrebbe rappresentare una clamorosa variante, grazie alla spaccatura del centrodestra calabrese, rispetto al candidato ufficiale che la coalizione destrorsa potrebbe mettere in campo. Tradotto in soldoni, qui nessuno si scandalizzerebbe se il Pd si mettesse a fare da “stampella” a un Robertino Occhiuto (o a un altro soggetto utile alla causa, ché Bevacqua e Iacucci giocano con almeno tre mazzi di carte) candidato fuori dalla coalizione ufficiale del centrodestra. Ce n’è per tutti i gusti e ognuno sta facendo il proprio gioco. “Arrassusia” e “manculicani” si dice in Calabria: certi personaggi è meglio, ma molto meglio non averli al fianco durante la campagna elettorale. Sgusciano viscidamente da tutte le parti…