Alarico e i piedi in testa al povero cavallo

Da questa mattina sono iniziate, nella zona delle confluenze, le operazioni per l’istallazione della statua equestre che a detta del sindaco, e del suo creatore Paolo Grassino, dovrebbe rappresentare il re barbaro Alarico.

L’opera, come potete vedere dalla foto, ha qualcosa di insolito. Il re barbaro anzichè montare il cavallo sulla groppa, come avviene nella vita reale, “ha preferito” mettere i piedi in testa al povero cavallo.

Si sa che gli artisti sono eccentrici e non sempre ciò che rappresentano è conforme alla realtà. Una visione, quella del re barbaro che cavalca con i piedi intesta al cavallo, che solo persone acculturate, tipo Evelina la Patatina, possono capire.

Noi non abbiamo gli strumenti culturali per comprendere fino in fondo il significato di questa strana cavalcatura. Ma questo è il bello dell’arte. Ognuno può vederci ciò che vuole. La mia però è una visione limitata che penso di approfondire non appena il montaggio sarà finito. Resto  in attesa che la Patatina, con una delle sue rinomate lectio magistralis, ci spieghi il senso artistico di questa strana cavalcatura. Viva l’arte.