di Isabella Marchiolo
Fonte: ReggioToday (https://www.reggiotoday.it/cronaca/alberto-angela-laurea-universita-mediterranea-visita-reggio-calabria-speciale-bronzi.html)
La notizia era già trapelata ma adesso c’è l’ufficialità. Alberto Angela sarà ospite dell’inaugurazione dell’anno accademico 2024-25 dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Il paleontologo e ricercatore presenzierà alla cerimonia di apertura del prossimo 15 ottobre e sarà insignito della laurea magistrale honoris causa in scienze forestali ed ambientali.
Seguendo le orme dell’indimenticabile padre Piero, Alberto Angela è oggi il più noto divulgatore scientifico italiano e ha consolidato il suo seguito di pubblico grazie alle conduzioni televisive dei programmi di punta del palinsesto culturale Rai. Quella conferita dall’UniRc sarà la sua quinta laurea onorifica dopo i titoli di dottore in filosofia, archeologia, geologia e comunicazione del patrimonio culturale, attribuiti da altri prestigiosi atenei italiani tra cui il Federico II di Napoli.
Lo speciale sui Bronzi: quando Alberto Angela venne a Reggio per un reportage emozionante
Angela era già stato a Reggio Calabria per la sua ricerca sui Bronzi di Riace. Affascinato dai Guerrieri, alla la loro storia misteriosa ha dedicato un’appassionante puntata di “Ulisse il piacere della scoperta”, e anche il libro “Alberto Angela racconta i Bronzi di Riace. L’avventura di due eroi restituiti dal mare”, edito da Rizzoli e nel quale le statue ospitate nel museo archeologico reggino sono immortalate da fotografie scattate dallo stesso autore. Nel 2022 ha offerto un’altra vetrina al nostro territorio raccontando il borgo di Gerace nel programma “Meraviglie – La penisola dei tesori”.
Il primo incontro di Angela con i Bronzi era però avvenuto a Roma, durante l’esposizione delle magnifiche statue greche in Quirinale, voluta dal presidente della Repubblica Sandro Pertini. In occasione del cinquantesimo anniversario del ritrovamento, il ricercatore aveva ricordato quel momento con un tweet nel quale sottolineava i sentimenti provati trovandosi davanti alle maestose statue: “Ho percepito tutta la forza del mondo in cui erano vissuti. E li ho sentiti umani, vivi. Se avessi potuto poggiare il palmo della mia mano sul loro petto, avrei potuto sentire il battito formidabile del cuore”.
Un innamoramento dichiarato e per questo Alberto Angela ha voluto raccontare la storia delle due eccezionali opere con uno speciale di Ulisse (andato in onda il 9 febbraio 2014), seguendo sul campo proprio a Reggio, le fasi finali dell’ultimo restauro ed il trasferimento nel MArRC, dove i Bronzi hanno stabilito la loro residenza definitiva. Dal laboratorio di palazzo Campanella all’emozionante trasporto notturno verso la sala del museo dove, il 21 dicembre 2013, l’allora ministro della cultura Bray aveva partecipato all’evento, con il suo stile inconfondibile Angela ha esplorato le teorie sula paternità dei Bronzi, le vicende del loro rinvenimento nelle acque di Riace e gli aspetti artistici della loro realizzazione.
Il laboratorio, il trasporto notturno e quella postilla divertente sulla virilità dei Guerrieri
E c’è stato spazio anche per una postilla divertente e un po’ allusiva sulla scarsa virilità dei Guerrieri spesso oggetto di ironia. Perché tanta perfezione di forme tranne quel piccolo dettaglio nel quale le statue decisamente non eccellono? Senza mai cedere a tentazioni grossolane, da par suo Alberto nello speciale televisivo ha spiegato che certe misure da pornostar nell’antichità erano attribuite ai barbari, mentre l’autore dei Bronzi volle rappresentare un’immagine di nobiltà e bellezza ideale, di cui è prova anche la loro altezza molto superiore alla media degli uomini greci di duemila anni fa.
“Capolavori che il mondo ci invidia e il mare ci ha donato”, così Alberto Angela definiva i Bronzi, festeggiandone l’anniversario in una nuova edizione del suo libro che ne narra le origini fino alla fama di opere più sorprendenti tra quelle lasciate in eredità dal mondo antico.
Alla Mediterranea diventerà dottore honoris causa in scienze forestali ed ambientali
All’Università Mediterranea il paleontologo parlerà però di sostenibilità, paesaggio e clima dovendo esporre la sua prolusione per la laurea honoris causa in scienze forestali ed ambientali durante l’apertura dell’anno accademico nella mattina del 15 aprile presso l’aula Quistelli. Materie che sono decisamente nelle sue corde di naturalista: di difesa del pianeta ha parlato in molte trasmissioni e nella doppia conduzione, ormai cult, di “Il futuro da salvare” insieme a papà Piero.
Popolarissimo anche come personaggio mediatico, Alberto Angela accoglie con garbo e semplicità tutti gli aspetti della sua fama. Lo ha dimostrando facendo da guest star nella celebre parodia delll’imitatore Nerì Marcoré, tutt’altro che infastidito della caricatura. Chissà se avrà visto la gag del comico reggino Gennaro Calabrese, che qualche giorno fa ha vestito i suoi panni in un video girato in città. In questo caso Calabrese-Angela illustra una nuova corrente architettonica fiorita a Reggio, il ‘non finito calabrese’. Dal palazzo di giustizia al palazzetto dello sport e le tante abitazioni incomplete, tra transenne e aree di cantiere l’Angela nostrano celebra uno stile “di tanta sostanza e poca facciata”. Presto sapremo come il vero Alberto Angela neo dottore della Mediterranea ha trovato Reggio a dieci di anni di distanza dalla sua ultima visita.