(Giancarlo Selmi) – Alla fine si è dimesso. Credo fosse inevitabile, nonostante il “cameratismo” peloso della gioggia. Nonostante uno dei momenti di più basso livello che ci abbia regalato la televisione di stato, pagata dagli italiani con un prelievo forzoso operato con le bollette dell’energia. Televisione nata per offrire un servizio pubblico, diventata una sorta di emittente privata del governo ma, soprattutto, della presidento.
Una roba rivoltante che fa impallidire la “mesa redonda” della TV di stato cubana, voluta da Fidel Castro. Una vicenda che ha visto coinvolto uno dei peggiori (gli fanno concorrenza solo l”ex cognato lollo e la santadechè) ministri della storia italiana, del peggior governo che l’esito delle urne abbia mai partorito da quando esiste l’Italia.
Se n’è parlato tanto, anche troppo e, a prescindere dalle funzioni svolte dal protagonista e dalle giuste recriminazioni sull’uso dei soldi del ministero, sull’accesso concesso a una signora qualunque ad atti del governo eccetera, alla fine sempre di una storia di corna si trattava. Erano altre le cose commesse da questo signore che ne dimostravano l’inadeguatezza e che avrebbero meritato, da tempo, le dimissioni.
Che dire, in Italia tutto è possibile. Il tutto è avvenuto mentre il paese va a rotoli e questo non fa discutere nessuno, tutti sono presi dalle infedeltà coniugali di un ministro. Si è discusso e si continuerà a discutere di questa vicenda e non di altro molto più importante. E nemmeno si discuterà della permanenza nel suo ruolo, di una ministra che è accusata di aver truffato l’INPS.
Un’ennesima distrazione di massa. Con l’aggiunta dell’interesse che attira il prurito. La storia di un uomo diversamente bello e potente, con una donna attraente fa audience. Il calo della produzione industriale per il sesto mese consecutivo, invece, interessa poco. Tanto che non è improbabile che la stessa gioggia si sia convinta che una storia di corna al giorno tolga il dissenso di torno. E l’importante, come diceva Gigi il fornaio, non è governare bene, ma impedire agli altri di porsi il problema.
Quindi, dirà gioggia: viva sangiuliano. Perfetto esponente, peraltro, del mondo misogino e sessista che rappresenta Feltri e molto frequentato a destra. Che sarà mai un’amante, quanti italiani fanno la stessa cosa? L’importante è che se ne parli e che non si parli d’altro. Non sarà un’amante a fare cadere un governo. Men che meno in Italia.









