La notizia viene tenuta riservata ma ormai dilaga tra i corridoi dell’ospedale dell’Annunziata. L’Arpacal ormai da un po’ di tempo sta svolgendo un imponente lavoro di controllo ambientale in una struttura che mai come adesso è allo sfascio e potrebbe nascondere tra le sue mura un’autentica “bomba ecologica”.
L’Arpacal, in particolare, sta campionando i materiali usati in ospedale tipo i pavimenti in linoleum, gli intonaci, il locale centrale termica, il locale sterilizzazione, tubature e rivestimenti, le tubature dell’aria condizionata, il riscaldamento.
Qual è il rischio? La presenza abbondante di amianto che, com’è facile immaginare, mette a serio rischio la salute dei pazienti ma anche e soprattutto di chi ci lavora.
Voci di corridoio riferiscono che i tecnici hanno trovato tanto di quell’ amianto da far scattare un allarme generale. In poche parole: una “bomba ecologica”.
I tecnici dell’Arpacal, secondo quanto si è appreso, torneranno all’ospedale dell’Annunziata nel corso di questa settimana per fare nuove campionature ed aggiornare sui risultati del materiale già prelevato.
Preoccupa, in particolare, lo stato della centrale termica dell’ospedale cosentino.
La sua funzione è indispensabile per far andare avanti l’Annunziata: produce vapore e con il vapore l’ospedale fa funzionare la cucina, la centrale di sterilizzazione… Si produce poi, com’è facile intuire, l’acqua calda sanitaria, si deumidifica l’aria condizionata e il riscaldamento di tutto l’ospedale.
Se si ferma la centrale termica, tanto per fare un esempio, non si cucina, non si sterilizza, non si riscalda, non funziona l’aria condizionata, quindi non si può operare.
Ma anche le condizioni degli altri siti controllati destano allarmi di un certo livello.
Il lavoro dell’Arpacal durerà un paio di mesi. Poi, sulla base dei riscontri dei tecnici, toccherà alla Regione spiegarci se all’ospedale dell’Annunziata c’è una “bomba ecologica” o meno.
Non resta che aspettare.