Altilia, nero di Calabria

ponteannibale Un itinerario nelle tipicità dei territori bagnati dal Savuto deve necessariamente prevedere una tappa ad Altilia, caratteristico borgo posto a guardia della via d’accesso che dal mar Tirreno conduceva verso Cosenza e i villaggi interni della bassa Calabria citeriore.

Guidati da Adriano, altiliese doc, visitiamo il Ponte di Annibale, che valica il fiume al confine con il Comune di Scigliano. Costruito dai Romani nel 203 a.C. lungo via Popilia, fu distrutto per arrestare la fuga dei cartaginesi verso il mare, per essere poi ricostruito, sempre in pietra e con uguale architettura, dai guerrieri di Annibale al fine di farvi transitare l’armata.

capitelloscalpelliniNel paese ammiriamo antichi insediamenti monastici ed edifici ornati da splendidi portali, balconi e facciate in pietra, opera dei maestri scalpellini altiliesi, conosciuti e ingaggiati in tutta la regione.

Due date ci vengono segnalate da Adriano, il 1638 quando un terribile terremoto rase al suolo quasi tutto il paese e gli altri centri del Savuto e il 1811, anno in cui si costituì ad Altilia la prima “vendita” di carbonari calabresi guidata da Vincenzo Federici, detto Capobianco, rivoluzionario temuto e ricercato dai Borboni.

parrereDi notevole interesse naturalistico, a due passi dall’abitato grazioso della frazione Maione, è l’escursione sul fiume Rosso alle cave, Parrere, utilizzate dagli scalpellini. Un tempo qui si producevano gli stacci, utilizzati per separare il fior di farina dalla crusca, per i quali il paese era noto in tutta Calabria.suino_nero_033

Oggi, invece, primeggia l’allevamento allo stato brado del suino nero calabrese. Su questo tema ascoltiamo Adriano Ferrari e gli chiediamo di farci da guida nel suo allevamento. I suini sono allevati con cura, per perseguire la selezione dei caratteri predominanti della razza suinicola autoctona, recuperata e salvaguardata dall’ARSSA.

prosciuttoNell’azienda, portata avanti su 12 ettari, di cui 2 dedicati alla riproduzione, abbiamo modo di constatare subito la qualità salsicciaattraverso la prelibatezza degli insaccati realizzati con le carni suini neri.

capicollo

csm_Baccala_porri_d086859e9cnchiambara frittataIl seguito della nostra escursione è tutta discussione sui piatti altiliesi, dal delizioso e unico schipìeciu (baccalà con i porri), alle commoventi purpette di Carnevale, dall’umile ‘nchjiampa (frittata semplice di farina e cipolle, senza uova), ai dolci fra cui gli immancabili ‘ncinetti.

'ncinetti

 

Versi tratti da “Il mio paese”, poesia di Attilio Adamo, 1946.scorci altiliesi

Altilia è paesetto di montagna,

esposto al sole, al vento, alle tempeste;

sito tra il rovo, il pruno ed il castagno,

tra le querce, gli ulivi e le ginestre!

E’ limitato da due fiumicelli:

Savuto all’est, all’ovest Carito;

lontani vedi borghi e paeselli,ALTILIA, Chiesa San Giovanni Battista.

vaporosi e sfumanti all’infinito!

Verso San Mango, in vista piccolino,

“bocca di mare”, appena, si discerna;

a manca la Gran Sila e il Reventino,

a destra il monticel “Santa Lucerna”.

L’aria è stupenda e molto salutare!

Il paesaggio è proprio una bellezza:chiesetta Sant'Angelo

laggiù, laggiù, si vede un po’ di mare

e colli e valli nella loro ampiezza!

Il paese poi abbonda d’ogni cosa:

fave, cicorie, ceci e fagiolini;

pecorelle, conigli e uova a iosa,

e vino, e frutta, e galli e maialini…