Altomonte. Da Belluscio a Coppola, dalle stelle alle stalle: e il vecchio Costantino si sta rivoltando nella tomba

Costantino Belluscio

Altomonte è da sempre un borgo legato all’agricoltura, alla cultura, alla musica, agli spettacoli e anche alla gastronomia. Il celeberrimo Festival Euromediterraneo, già Festival Mediterraneo dei Due Mari – giusto per citare l’evento più importante del paese – ha una tradizione che ormai affonda le sue radici nella notte dei tempi e riporta inevitabilmente alla memoria la figura illuminata di Costantino Belluscio, già parlamentare, a lungo sindaco di Altomonte, deus ex machina e “inventore” del Festival, al quale è intitolato lo stesso teatro sul quale per decenni si sono alternati grandissimi artisti.

Oggi Altomonte è salita alla ribalta perché il Ministero dell’Interno ha sciolto il Comune per infiltrazioni mafiose: un oltraggio e un’onta incancellabile per il paese ma soprattutto per chi, come Belluscio, ha lavorato una vita per dargli una credibilità e un’immagine.

Costantino Belluscio, originario di Lungro e sempre orgoglioso delle sue radici arbereshe, prima che un politico è stato un giornalista professionista e se oggi fosse in vita sarebbe come minimo scandalizzato dalla deriva che ha preso il “suo” paese in mano a quel mezzo faccendiere del suo successore, tale Giampietro Coppola, che si è insediato al suo posto nell’ormai lontano 2004 e non ha più mollato l’osso “vendendosi” ad un altro faccendiere della malapolitica come il Gallo cedrone che gli ha portato in dote le aziende in odor di mafia che hanno avuto come conseguenza lo scioglimento. E meno male che al Viminale c’è la destra, altrimenti starebbero a gridare allo scandalo dei… comunisti.

Povera Altomonte, che fine indegna che hai fatto. Il curriculum di Belluscio è sicuramente noto ai più ma in questa sede vale la pena di ricordarlo, anche per far capire ai più giovani da quale esperienza arrivava il paese. Da sempre socialista e socialdemocratico, eletto Giuseppe Saragat presidente della Repubblica, Belluscio viene chiamato al Quirinale prima come addetto stampa del Presidente e, negli ultimi 4 anni del mandato, come segretario particolare del capo dello Stato.
Dopo pochi mesi dalla cessazione del mandato presidenziale di Saragat, si presenta candidato nel collegio della Calabria per il PSDI e dal 1972 al 1987 viene eletto ininterrottamente a deputato al Parlamento.
Membro delle Commissioni Difesa, Interni ed Esteri, ha ricoperto l’incarico di sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale prima e al Ministero degli Affari Esteri dopo. Sia come Sottosegretario di Stato al Lavoro che come Sottosegretario di Stato agli Esteri, ha rappresentato i rispettivi Ministeri al Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, al Comitato Interministeriale Prezzi e al Comitato Interministeriale per la promozione Industriale.

Nonostante questo “tourbillon” di cariche e di impegni, Belluscio non ha mai dimenticato la sua Altomonte ed è stato sindaco dal 1975 al 1993 e dal 1997 al 2004. Durante i suoi mandati ha avviato il recupero del centro storico, il restauro di edifici medievali, la creazione di musei e la promozione di manifestazioni culturali che contribuiscono tuttora alla rilevanza turistica del comune. Sotto la sua amministrazione Altomonte ottenne la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.

Ha trasformato un centro agricolo di antiche tradizioni, ma dimenticato ed abbandonato, in un centro culturale di spessore nazionale, che è oggi una grossa realtà del Mezzogiorno. Ha rispristinato la Cattedrale gotica di Santa Maria della Consolazione del 1225 dopo 50 anni dalla chiusura e dal completo abbandono.

Ha ricostruito il borgo medievale. Ha restaurato la Torre Pallotta del 1200. Ha aperto ben 4 musei e altri due li ha avviati. Nel Museo Civico, aperto tutto l’anno e tutti i giorni, trovano posto le opere d’arte da lui ritrovate in grotte e scantinati, tra cui tavole di Simone Martini, Bernardo Daddi, Solimena, Negroni, nonch� sculture di Tino da Camaino e Nicola Pisano, per non citare che i maggiori autori. Ha rispristinato antichi conventi. In uno c’è la sontuosa sede municipale; in un altro il Museo Civico e la sede della Biblioteca “The memorial Jane Gaspero Library of Children”, che l’editore statunitense Josh Gaspero ha voluto installare ad Altomonte per onorare la madre, destinandola all’infanzia del Mezzogiorno.

Nella Torre Pallotta c’è il Museo Azzinari, che raccoglie le opere personali del maestro calabrese. A Palazzo de’ Giacobini c’è infine il Museo Rincicotti, dove sono raccolte molte opere del maestro veneto. Ha costruito tra le case del centro storico il teatro greco di 1200 posti a sedere, 24 camerini, 2 cameroni per i cori e il golfo mistico per orchestra, dove ogni anno si svolgono il Festival del teatro scuola a maggio, il Festival delle scuole di danza a giugno, il Festival del Rock a luglio e il Festival Mediterraneo dei Due Mari, ora Festival Euromediterraneo, ad agosto.

Ha allestito due biblioteche, una corrente e una storica, oltre a quella americana che , quando ha interrotto il mandato sindacale , era nei propositi che potesse raggiungere nel tempo i 60 mila volumi. Durante i mesi del festival Mediterraneo dei Due Mari, negli spazi culturali creati o recuperati cura l’allestimento di mostre di pittura e di scultura del legno e della pietra.
Questa poliedrica attività artistico-culturale richiamava in Altomonte annualmente quando Belluscio ricopriva la carica di sindaco non meno di 50 mila turisti, tra giovani delle scuole, spettatori paganti al teatro, escursionisti domenicali e numerosi stranieri, alcuni dei quali finiscono per risiedere nella cittadina, come l’editore Josh Gaspero e il vinificatore della California, di origine cosentina, Silvio Caputo.

Con queste iniziative, Altomonte è divenuta una tappa d’obbligo per chiunque visiti la Calabria. Il richiamo turistico ha indotto l’Anas, su pressante sollecitazione di Belluscio, ad aprire lo svincolo autostradale e a migliorare la rete viaria interna.

Ecco, tutto questo patrimonio – che non abbiamo citato neanche nella sua interezza – è stato mandato in fumo dal piccolo uomo che si è impadronito del potere ovvero Giampietro Coppola, piccolissimo faccendiere politico, sempre a caccia di posti da occupare. Basti pensare che per anni oltre a fare il sindaco e il dipendente “fantasma” all’Università della Calabria, si è fatto assumere anche come “portaborse” nella struttura speciale del suo “capo” politico ovvero l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, suo sponsor principale. Tutti sanno che il Gallo è un faccendiere, indubbiamente più “grosso” (dall’alto dei suoi 30mila voti della borghesia mafiosa), di lui, appartenente al partito della mafia ovvero Forza Italia. Gallo comandava a bacchetta il suo sottoposto e Coppola, con decenza parlando, doveva chiedergli il permesso anche per andare a pisciare…

Che figura di merda. Dilettanti allo sbaraglio che stanno nuocendo all’immagine di Altomonte e al buon nome del Festival e di tutto il paese. Pochezza culturale e incapacità amministrativa. E adesso la deriva più buia: la mafia nel Comune. Insomma, la storia di un imbroglio e di imbroglioncelli di paese che hanno cercato di fare il passo più lungo della gamba e sono stati beccati con le mani nella marmellata. Ovviamente il Gallo se ne laverà le mani e lascerà da solo il pagliaccio che voleva fare il sindaco a vita. Nel frattempo Costantino Belluscio si sta rivoltando nella tomba. Come minimo…