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COMUNICATO STAMPA |
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Amici della Terra: il nuovo decreto “aree idonee” è un ennesimo regalo alla speculazione eolica e fotovoltaica sui suoli italiani. Appello ai senatori perché consentano una pianificazione di tutela. |
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Roma, 06/12/2025 – Gli Amici della Terra hanno inviato una lettera al presidente della 8a Commissione Ambiente del Senato e a tutti i senatori, in merito al decreto-legge aree idonee, preoccupati perché l’ennesima definizione di idoneità porterà ad una accelerazione priva di controlli per alcune aree definite a livello centrale senza che una parallela definizione di aree non idonee garantisca la conservazione e l’integrità di territori e paesaggi. “Anche con quest’ultimo decreto – dice Monica Tommasi, presidente dell’associazione ambientalista – si continua a travisare arbitrariamente il significato del termine “aree idonee” considerando con ciò non le aree in cui è consentito realizzare impianti fotovoltaici ed eolici, come il buon senso e la lingua italiana sembrerebbero suggerire, ma solo aree dove le procedure per l’autorizzazione di questi impianti sono ulteriormente semplificate, anzi, praticamente azzerate. Ciò significa che, in tutte le restanti aree, diverse da quelle idonee, nulla è tutelato e che è possibile realizzare questi impianti ovunque in base alle procedure “ordinarie” (che ordinarie non sono, in quanto già notevolmente semplificate rispetto a quelle vigenti per ogni altra infrastruttura industriale).” Per questo gli Amici della Terra chiedono ai senatori di emendare il decreto in più parti, in modo che le aree idonee rappresentino le uniche aree dove sia consentita la realizzazione di impianti, come previsto, peraltro, dal nuovo articolo 15 ter della direttiva RED II. Ovviamente, gli Amici della Terra sono preoccupati anche per la scelta delle aree che saranno indicate come idonee. Ad esempio, il decreto prevede di consentire l’installazione di pannelli fotovoltaici in fasce di 300 metri lungo tutte le autostrade italiane (da un rapido conto, si parla di 60 ettari a chilometro di rete autostradale). Ma la rete autostradale non può rappresentare automaticamente un criterio di localizzazione accettabile. Infatti, non sempre la rete passa in aree degradate. Le autostrade attraversano anche aree agrarie di particolare bellezza. Installare pannelli ovunque equivarrebbe a cancellare ogni pianificazione territoriale. |









