A San Giovanni in Fiore la Succurro è conosciuta come la regina sì ma senza nessun tipo di spessore culturale e politico e oggi, dopo la sua tragicomica elezione a presidente dell’Anci Calabria, tutti i calabresi hanno capito il perché.
Come presidente dell’Anci si cercava una figura non divisiva e che potesse rappresentare al meglio tutte le amministrazioni calabresi, quindi si era chiesto alla Succurro di ritirare la propria candidatura in quanto troppo di parte e di conseguenza divisiva ma lei non ha minimamente pensato di ritirarla, neanche quando il centrosinistra ha annunciato che non avrebbe partecipato alla votazione.
Niente da fare, lei da buona regina de noantri, incurante di tutto è andata avanti e non l’ha fermata neanche il fatto che il suo maggiore alleato, Fratelli d’Italia, ha dichiarato che si sarebbe tirato fuori, dicendo che non accettava il modo in cui si era arrivati a questa candidatura.
Ma lei niente, da buona regina, spaccando il centrodestra calabrese è andata avanti. Occhiuto, il “capo” della Succurro, ha lasciato fare senza dir nulla lasciandola andare verso il disastro: la Succurro ha avuto 124 preferenze su 404 comuni, una strategia politica con un po’ di senno avrebbe consigliato di tirarla fuori evitando di fare questa figuraccia ma lei non si è neanche resa conto e sta anche festeggiando perché ha vinto. Sì certo, ha vinto la… mucca Carolina come recitava negli anni Sessanta il memorabile “Carosello” della Invernizzi.