Arcomagno. Italia Nostra: “Meno sciocchezze e più lavoro costruttivo”

Arcomagno: meno sciocchezze e più lavoro costruttivo!

Pubblichiamo la lettera che ha mandato su tutte le furie il sindaco del comune di San Nicola Arcella. In essa segnalavamo la frana che si vede nelle foto ed altre cadute massi e chiedevamo, come è ovvio, di chiudere gli accessi e di procedere in sicurezza per la verifica di altre situazioni di pericolosità da risolvere prima dell’inizio dell’estate.
Il sindaco di San Nicola Arcella, invece di ringraziarci per quanto segnalavamo in sostituzione dei suoi organi di controllo del territorio, invece di preoccuparsi della sicurezza dell’Arcomagno come è suo dovere, ha cominciato ad ingiuriare, a sparlare delle persone, ed a prendere alla leggera un problema serissimo.
Non sappiamo se se ne sia accorto, preso dall’impulso di denigrare un’associazione, ma se la frana si fosse verificata nel periodo estivo con passaggio in quel momento di persone, queste sarebbero state scaraventate nel vuoto al di sotto dell’arco con conseguenze gravissime.

Non abbiamo mai parlato di chiudere l’Arcomagno per altri 20 anni, questa è una vera e propria bugia, ma allora perché non si fanno le verifiche del caso ai fini esclusivi della sicurezza delle persone di fronte a fenomeni concreti e preoccupanti e non a illazioni. Non è che si teme che di fronte a dei controlli si potrebbe essere costretti ad emanare una nuova ordinanza di interdizione? Ma la sicurezza e la incolumità delle persone non dovrebbe venire prima di qualsiasi altro calcolo?

Vogliamo far rilevare al Sindaco Madeo che il certificato di regolare esecuzione dei lavori di € 374.649,67 relativo all’intervento di riqualificazione e manutenzione del sentiero naturalistico dell’Arcomagno e riduzione del rischio idrogeologico, è stato redatto dai tecnici in data 08.07.2019.

Nel successivo mese di agosto proprio lungo la scalinata, nell’area di intervento dei lavori, si verificò un vasto fenomeno franoso che Italia Nostra segnalò immediatamente e che indusse il comune di San Nicola Arcella a presentare un esposto contro ignoti come se si trattasse di una frana provocata dolosamente. Di questo non abbiamo saputo più nulla. Subito dopo, il 30.09.2019 a seguito della caduta di un masso sulla spiaggia Scogli Caduti, proprio vicino ai bagnanti, su denuncia di Italia Nostra, fu emessa ordinanza n. 18 del 02.10.2019 di interdizione di quella spiaggia.

Dopo poco più di un mese con Ordinanza n. 22 dell’ 11.11.2019 la sindaca Mele, vietò l’accesso alla scalinata Marinella e a tutto l’Arcomagno, non solo perché il comune di San Nicola Arcella non disponeva del cosiddetto personale “formato” per effettuare le visite guidate”, ma anche perché “le avversità meteorologiche avevano accentuato lo stato di pericolo con caduta di massi e smottamento di terreno, accentuando la situazione che era già stata oggetto di ordinanza n. 18/2019. ”

Ecco questo è il sito dell’Arcomagno, c’è poco da polemizzare e da ingiuriare e da scherzare, c’e, invece, proprio molto da stare attenti e mettere al primo posto la sicurezza dei visitatori che accogliamo . che vengono prima di ogni altro scopo.
Italia Nostra è stata la prima a chiedere una fruizione sostenibile dell’Arcomagno, per evitare i bivacchi e la degradazione del sito, a parlare di bigliettazione, quindi siamo i primi ad essere contenti che il sito, come merita, vanga visitato in quanto attrattore di un territorio. Abbiamo anche proposto che come tale l’Arcomagno dovesse e deve essere oggetto di una vertenza territoriale comprensoriale e non del solo comune di San Nicola Arcella , nei confronti della Regione Calabria che lo utilizza per veicolare la propria immagine, ma che poi non destina per questo sito i necessari finanziamenti per valorizzarlo e proteggerlo come dovrebbe, soprattutto in termini di sicurezza e fruibilità adeguati alla sua fragilità.

Per tutto questo servono azioni condivise ed unitarie , un approccio serio a tutta la problematica del sito, e non le polemiche pretestuose e litigiose che non giovano e che soprattutto sono controproducenti per la tutela e la valorizzazione dell’Arcomagno.

Italia Nostra Sezione Alto Tirreno Cosentino