E’ stata fissata per il prossimo 15 ottobre l’udienza, davanti al Tdl di Catanzaro, per decidere sull’appello presentato dalla Dda di Catanzaro contro il no all’arresto di Michele Trematerra.
Il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro Vincenzo Luberto e il sostituto Pierpaolo Bruni, titolari dell’inchiesta ‘Acheruntia’, avevano chiesto l’arresto dell’ex assessore regionale all’Agricoltura, originario di Acri, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio, ma il gip non ha concesso l’arresto e per quanto riguarda il concorso esterno ha ritenuto che “gli elementi posti dall’accusa a sostegno della mozione cautelare non siano sufficienti per ascrivere all’indagato la condotta di concorrente esterno in quanto non emerge la prova di un concreto ed effettivo contributo prestato da Trematerra a favore dell’associazione, emergendo, al contrario, piuttosto chiaramente, l’esistenza di una reiterata condotta di favore nell’interesse esclusivo di Angelo Gencarelli e di soggetti comunque ricollegati a interessi personali (ed economici) di quest’ultimo”.
Una decisione contro la quale i magistrati della Direzione distrettuale antimafia hanno deciso di fare ricorso in appello.
Sempre il prossimo 15 ottobre il Tribunale del Riesame decidera’ sul ricorso presentato dalla Dda avverso l’ordinanza del gip che ha escluso l’associazione e il metodo mafioso per Salvatore Gencarelli, uno degli indagati nell’operazione contro il clan Lanzino-Rua’, scattata lo scorso 7 luglio.
Gencarelli, difeso dagli avvocati Elena Florio e Francesco Tenuta, che era ai domiciliari, la scorsa settimana e’ stato scarcerato. Il giudice ha emesso nei suoi confronti un’ordinanza di applicazione della misura di obbligo di firma.