«Aska non si tocca, lo difenderemo con la lotta». E’ lo slogan della manifestazione organizzata dagli antagonisti, oggi in centro a Torino, per protestare contro lo sgombero del centro sociale Askatasuna. L’appuntamento è alle 14,30 davanti a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’università a pochi passi dall’immobile sgomberato di corso Regina Margherita 47. Sarà il primo obiettivo per il corteo che proverà a raggiungere altri luoghi simbolici, come questura, prefettura e municipio: alla manifestazione sono attesi migliaia di attivisti da Genova e Bologna ma anche dalla Lombardia e dal Veneto.
I manifestanti raggiungono corso Regina Margherita, scontri con la polizia vicino ad Askatasuna
I manifestanti sono riusciti a raggiungere corso Regina Margherita e ad avvicinarsi all’edificio di Askatasuna circondato dalle forze dell’ordine. Al tentativo di forzare il blocco con lancio di bottiglie e altri oggetti la polizia ha reagito con cariche di alleggerimenti, idranti e lancio di lacrimogeni.
Corteo allontanato dall’Askatasuna lungo corso Regina Margherita ma gli scontri continuano: diversi feriti tra i manifestanti
La polizia avanzando lungo corso Regina Margherita con i camion provvisti di idranti ha respinto fino all’angolo con via Napione i manifestanti che continuano a lanciare fuochi d’artificio e farsi scudo con i cassonetti, alcuni dei quali sono stati trascinati in mezzo al viale, oppure nelle vie laterali, e incendiati. Tra i dimostranti ci sono diversi feriti. I manifestanti hanno dato alle fiammo alcuni cassonetti che poco prima avevano posto come barricata in Corso Regina Margherita per tentare di rallentare le cariche. Un gruppo di antagonisti ha lanciato fuochi d’artificio contro le forze dell’ordine. Anche grossi sassi sono stati lanciati in direzione dei reparti mobili della polizia che hanno risposto ancora con lacrimogeni.
Dopo gli scontri che sono durati oltre una mezz’ora è tornata la calma a Torino. Nelle vie adiacenti a Corso Regina dove si sono verificati i disordini il corteo si è ricompattato e sta riprendendo la sua marcia. Lungo il percorso degli scontri cartelloni e pali della segnaletica stradale sono stati divelti.









