“Asp Catanzaro, diritto di replica a Cgil, Fials, Nursind e Nursing Up”

Nell’esercizio del diritto di replica le sigle sindacali CISL FP Magna Graecia, FP CGIL, FIALS NURSIND, NURSING UP inviano nota relativamente comunicato della USB Sanità – ASP Catanzaro apparso sulla Vostra testata giorno 8 luglio 2025 dal titolo: “Asp Catanzaro, accordo infame contro i lavoratori ecco i nomi dei carnefici”.

ASP CATANZARO, ACCORDO INFAME… (https://www.iacchite.blog/asp-catanzaro-accordo-infame-contro-i-lavoratori-ecco-i-nomi-dei-carnefici/)

Si premette, per chi non ne fosse informato, che nell’ambito della contrattazione di secondo livello, si pongono in contrapposizione le istanze della parte sindacale che chiede, a tutela dei lavoratori, il massimo ottenibile (in base ai vincoli rappresentati dai paletti normativi dai quali non ci si può discostare e dai vincoli di bilancio che altrettanto non possono essere superati) e la parte pubblica che invece cerca di rientrare nell’ambito del massimo concedibile. Questa contrattazione si esplica in tutte le Aziende, nell’ambito di un tavolo di contrattazione dove appunto le due parti negoziano, per definire un accordo mediato.

Altra premessa importante, che denota che chi dovrebbe essere informato probabilmente non sa, o se lo sa lo fa in modo strumentale, che la produttività non è “parte integrante del salario” ma, è un trattamento accessorio legato al raggiungimento degli obiettivi da parte della unità operativa nella quale il lavoratore è inserito in misura differenziata in relazione all’effettivo apporto di ciascun dipendente al raggiungimento degli obiettivi; dunque non parte integrante del salario, come sostenuto strumentalmente dall’autore del comunicato, ma un premio connesso al raggiungimento di obiettivi prefissati! In tal senso varie sono le sentenze della Corte di Cassazione (vedi ad es. Sentenza n. 12268 del 14/4/2022) che ribadiscono il divieto di erogare compensi a pioggia, legati esclusivamente alla presenza in servizio, sottolineando la necessità di criteri oggettivi basati sulla performance individuale e collettiva (si veda l’art. 18 comma 2 D.Lgs. 27.10.2009, n. 150).

Non si comprende, o meglio, si comprende ampiamente, come mai l’anonimo autore del comunicato che comodamente si cela dietro la Sigla Sindacale posta in calce ad esso, abbia fatto riferimento a varie sentenze della Corte di Cassazione, senza citarne nemmeno una! Catanzaro 11 luglio 2025 2 Detti principi di diritto, sono ormai consolidati e quindi dovrebbero essere ampiamente assimilati da chi a suo dire si occupa di tutela effettiva dei lavoratori e non più prosaicamente di basse finalità di proselitismo. La produttività premia il merito del lavoratore attraverso una analisi del singolo operato nel contesto più ampio della unità operativa di afferenza, finalizzato al raggiungimento dei risultati.

In questo contesto normativo le OO.SS. agiscono a tutela dei lavoratori e firmano accordi con la controparte nei limiti dalla mediazione in quel momento possibile. Vorremmo ancora rammentare che se oggi la discussione verte su una migliore formulazione dello stesso, se quell’accordo non fosse stato firmato e reso esigibile oggi saremmo costretti a rivendicare quote di salario accessorio che ai lavoratori non sarebbero state erogate. Ci pare oltretutto ovvio che la performance individuale e collettiva debba avere delle differenze valutative tra Unità operative e dipendenti stessi. Appare inoltre ovvio che la partecipazione del lavoratore all’attività di reparto (o Unità Operativa) vada valutata da parte dell’amministrazione attraverso regole e criteri mediati con le parti sociali e in tal senso, nello specifico, ha inteso mettere alcuni paletti (condivisibili o meno) a tutela della funzionalità dei servizi e dei cittadini fruitori delle diverse prestazioni offerte dall’ASP di Catanzaro.

Dobbiamo inoltre smentire ciò che è stato detto “ad arte” per indurre in errore il lettore, ossia che non sono stati tutelati alcuni diritti dei lavoratori, peraltro previsti dalle varie norme di legge. Nel Regolamento allegato alla deliberazione ASP CZ n. 150 del 05.02.2025, “Regolamento per la gestione del sistema di valorizzazione delle performance individuali e connesso sistema premiante”, al punto 9 (pag. 6) viene precisato che: “Ai fini della determinazione del presente parametro – Distribuzione degli incentivi in considerazione della quantità di servizio – non concorrono le seguenti tipologie di assenze”, tutelate dalla legge, ossia: legge 104, assenze per gravidanza, malattia per causa di servizio ecc. In tal senso ecco che al tavolo delle trattative, attraverso il confronto tra le OO.SS. firmatarie di contratto e la parte pubblica, si è trovato un accordo tradottosi nel Regolamento, che è stato redatto per la tutela di tutti quei lavoratori che giornalmente si sacrificano accanto ai sofferenti ed ai cittadini sempre più necessitanti di prestazioni e servizi sanitari, senza in nessun modo violare o porre un limite alle tutele, garantite dalla legge.

Ovviamente ogni accordo può essere migliorato e noi tutti saremmo ben felici se l’USB, oltre le invettive, utilizzando le prerogative sindacali garantite dalle norme vigenti, individuasse la vera controparte, in questo caso l’ASP di Catanzaro e con essa provare a proporre le migliorie desiderate nell’accordo piuttosto che ricercare una subdola visibilità criticando l’operato di chi si assume Catanzaro 11 luglio 2025 3 responsabilità e consente ai lavoratori di ricevere quote di salario accessorio altrimenti (in assenza di un accordo) non esigibili…

CISL FP Magna Graecia, FP CGIL, FIALS NURSIND, NURSING UP