OGGETTO: Dichiarazione fatta dalla sottoscritta Dott.ssa Gullà Annina in merito alle sue problematiche sul posto di lavoro.
Ho sempre pensato che la dignità viene prima di tutto e che nessuno ha il diritto di calpestarla. Sono giunta all’età di 65 anni e da 40 anni svolgo l’attività di psicologa dirigente presso l’ASP di Catanzaro distretto di Soverato.
Premetto che fino all’anno 2018 la mia attività lavorativa di psicologa è stata espletata presso il Centro Territoriale di Riabilitazione (CTR) di Squillace che dipendeva dal servizio Fragilità e Cure Intermedie di Soverato.
Nel mese di ottobre dell’anno 2018, il responsabile del servizio mi ha chiesto se ero disponibile a gestire l’Ufficio di Ausili e Protesi di Girifalco in quanto lo stesso rischiava la chiusura per carenza di personale.
Io ho acconsentito ed ho fatto richiesta di essere utilizzata presso codesto Ufficio però a condizione di continuare a svolgere l’attività di psicologa che è consistita nelle Valutazioni, Compilazione delle schede SVAM e Concessione proroghe di circa 40 utenti residenti nella struttura convenzionata di Santa Caterina dello Ionio.
Quindi per circa tre anni ho gestito l’Ufficio Ausili e Protesi di Girifalco e nello stesso tempo svolgevo la mia attività professionale di psicologa presso il CTR di Squillace.
Nel mese di agosto dell’anno 2021 è stata nominata direttore del distretto di Soverato la dott.ssa Loprete Maria Concetta la quale ha manifestato da subito un comportamento arrogante e vessatorio nei miei confronti con diversi atti e comportamenti anche per tramite di altri dipendenti che mi hanno esasperata e costretta a denunciare per “mobbing” la direttrice Loprete.
Lei sosteneva che io non potevo più svolgere quella mansione perché secondo lei io “dovevo ricoprire una funzione corrispondente alla qualifica posseduta”.
Premetto che in tutto il Servizio di Fragilità e Cure, quasi tutto il Personale svolge mansioni non corrispondenti alla propria qualifica: gli Assistenti Sociali, i Cuochi e gli Infermieri Professionali svolgono esclusivamente mansioni Amministrative.
A me la dott.ssa Loprete propose il trasferimento presso l’ RSA/CP di Girifalco (Struttura Psichiatrica) per tre giorni a settimana al che io ho risposto che per 39 anni ho sempre lavorato nell’ambito della Riabilitazione dove ho acquisito conoscenza e competenza e che ad un anno dalla pensione non avrei potuto svolgere il nuovo compito con la necessaria preparazione che il nuovo impegno avrebbe richiesto.
Per i restanti due giorni della settimana dovevo prestare servizio presso il PUA (Punto Unico di Accesso) di Soverato.
Dopo una serie di denunce e controdenunce il trasferimento puntualmente mi è stato notificato con una Disposizione di Servizio dell’ 1 dicembre 2021.
Io ho dovuto prendere servizio sia presso l’RSA/CP di Girifalco e sia presso il PUA di Soverato. Ma i risvolti sono apparsi subito gravi in quanto dal primo giorno di lavoro, presso il PUA di Soverato la mia mansione consiste nello stare seduta su una sedia vicino ad una finestra senza far niente perché non esiste alcuna attività lavorativa.
Intendeva questo la dott.ssa Loprete quando nella Disposizione di Servizio dichiarava “l’urgenza del trasferimento per svolgere le funzioni corrispondenti alla qualifica posseduta”?
Un Direttore di Distretto ha l’obbligo di far lavorare i propri dipendenti con serenità ed essere disponibile all’ascolto delle problematiche che si possono presentare nell’attività lavorativa.
Io su quella sedia non ci voglio stare perché nessuna persona può essere mortificata a tal punto da subire questa ignominia.
Data 26/04/2022
Annina Gullà