Asp Cosenza, concorso Nue “112”. ‘U pisci puzza da capu: i tre “signori” di Rossano

Chi sono io?
Nessuno.
Concorso NUE 112, ‘u pisci puzza da capu si dice a Cosenza. E a capu in questo momento storico è rappresentata da due “signori” di Rossano: il commissario Strafalaria, al secolo Graziano e il direttore sanitario Martino Rizzo, notoriamente cognato del senatore di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani. Con l’aggiunta del faccendiere per tutte le stagioni, ovviamente anche lui di Rossano, l’ingegnere Antonio Capristo. 
Ho partecipato al concorso in questione, e ci tenevo a chiarire che sin dalla pubblicazione del bando notai che le cose erano poco chiare, ma comunque mossa dalla speranza che in Calabria magari ogni tanto qualcosa potrebbe andare per il verso giusto ho partecipato.
Il suddetto bando un ci vó n’archi i scianza per comprendere che è stato palesemente cucito addosso a persone che si sapeva già sarebbero dovute essere lì.
L’ho confrontato con tanti altri bandi regionali per la medesima figura, stilati in modo chiaro e professionale dove veniva chiaramente dichiarata la modalità e i criteri di valutazione.
Ho “studiato” per il concorso prendendo materiali proprio dai citati bandi, in quanto su quello per la Calabria non vi era nulla che guidava i candidati per esercitazione pratiche o materiale da studiare per l’orale.
Ho superato la preselezione con 30/30, il giorno della preselezione è stata una comica, non mi è mai capitato in un concorso pubblico di assistere a tanta assurdità.
Prova pratica superata con 25/30, attendevo con tanta enfasi la pubblicazione dei voti di tutti i partecipanti, come d’altronde dovrebbe essere.
Arriviamo alle giornate dell’orale, iniziati 4 giorni dopo la pubblicazione degli ammessi alla stessa, lunedì 9 i primi 60 candidati più o meno, i quali a mio avviso molto svantaggiati dal fatto che non vi sono state dettate delle linee guida su tale prova.
In cosa consisteva?
Il bando citava veramente poco al riguardo.
È stato un susseguirsi di domande di poca, media e maggiore difficoltá, al riguardo sicuramente entrava in gioco la fortuna, le domande erano estratte dai candidati stessi da due scatole, quelle che riguardavano il Nue nelle sue sfaccettature, a partire dall’utilità, fino alle norme, e poi le domande di geografia alla quale avrebbe risposto anche un bambino di quinta elementare.
Per chi ha un percorso universitario alle spalle a mio modesto avviso era facilmente superabile, prova superata con 30/30.
Ovviamente in graduatoria non sono piazzata bene, sarà una graduatoria a scorrimento, così cita il bando, ma chi sono io?
Nessuno.
Ci tengo a precisare che non sono amareggiata per i risultati ottenuti, e che sicuramente nel gruppo degli idonei ci sono persone che sono riuscite grazie alle loro capacità, a questi vanno i miei complimenti, mi fa amarezza perché la mia regione è malata, è marcia e per noi cittadini di serie B o anche C non ci sarà mai l’occasione di farci strada senza santi in paradiso.
Grazie per il lavoro che svolgete.
Cordiali saluti.
Lettera firmata