Mentre lo “stato maggiore” di Fratelli d’Italia, ridicolizzato dagli scandali “privati” della sua premier, riesce addirittura a festeggiare il suo altrettanto ridicolo primo anno al potere, a Cosenza il partito comandato da una mezzacalzetta senza arte né parte come Orsomarcio è travolto dallo scandalo del concorso truccato all’Asp di Cosenza per il servizio del Numero unico di emergenza “112”. Un concorso che è diventato un affare di famiglia per i faccendieri vicini alla mezzacalzetta di cui sopra.
Roberto Scervino, popolare autista proprio del senatore Fausto Orsomarso, è riuscito ad inserire nella graduatoria pubblicata dall’Asp di Cosenza ai posti 13 e 14 addirittura due suoi parenti. Il primo, che si chiama Roberto come lui, è suo nipote. Il secondo, Manuel, è suo figlio. Bingo. Due su due, un trionfo.
Salvatore Cocchiero, vicesindaco di San Giovanni in Fiore in quota “Fratelli”, lo ha sciaguratamente imitato e anche lui ha due parenti in graduatoria: la cognata Ida Migliarese Caputi e addirittura suo fratello Marco Cocchiero.
A fare da contorno, poi, un nugolo di figli e parenti di dirigenti e dipendenti dell’Asp di Cosenza ammanicati con i magistrati corrotti della procura di Cosenza, che naturalmente si premura di assicurare impunità e insabbiamenti a tutti.
Per esempio, il signor Nicodemo Brogno è il nipote di Giuseppe, capo dell’Ufficio Legale (sic!) dell’Asp di Cosenza, pupazzo in mano al leggendario Gran maestro massone Giovanni Lauricella, fratello di loggia e compagno di scuola del procuratore Gattopardo di Cosenza… Avete capito di che stiamo parlando?
Nel frattempo, continuano ad arrivarci testimonianze da parte di chi ha partecipato al concorso-truffa.
Salve,
mia figlia ha partecipato a questo concorso-truffa.
È riuscita a superare tutte e tre le prove. Dalla preselezione alla prova pratica (preferirei chiamarla prova fake, perché non ho ancora capito come possono aver fatto 30 su 30 alcuni candidati…) per finire al colloquio. Ma che colloquio era?
Detto questo, abbiamo capito tutti che è stata una bella presa per i fondelli. Ma io mi chiedo: perché tutti i candidati che si sentono “truffati”, non difendono quello che hanno fatto da soli e non organizzano un qualcosa per far sì che non vadano a lavorare sempre e solo le persone che sono portate a spalla dalla politica corrotta?
Queste solite persone avranno i giusti requisiti per lavorare in questo contesto? Avranno mai aperto il fascicolo DTO, così definito dal NUE?
Parlo così perché: 1 – mia figlia ha una professione sanitaria; 2 – svolge attualmente il lavoro di segretaria amministrativa quindi sa di cosa stiamo parlando al contrario di tutta quella pletora di parassiti che vorrebbe prendersi il posto “regalato” dai politici corrotti di riferimento.
La sanità è diritto di noi cittadini ed è una cosa seria. Non si gioca sulla pelle delle persone. C’è bisogno di gente che sappia lavorare in questo contesto.
Non vi pare che il Numero Unico di Emergenza sia una cosa seria per smistare le emergenze? Ma qui si gioca sempre… Se qualcuno deciderà di denunciare, restiamo a disposizione.
Saluti