Asp Cosenza. Graziano, le bugie per diventare direttore generale

Asp Cosenza: Graziano, le bugie per diventare direttore generale

Inizia un’altra settimana campale per l’Asp di Cosenza e nei corridoi di via Alimena c’è grande fermento fin dalle prime ore del mattino. Il commissario Graziano, della dinastia degli Strafalaria, è tornato da qualche giorno da Milano, dove ha seguito un corso per emergenza-urgenza e attende in maniera spasmodica il via libera del suo amichetto Robertino Occhiuto alla sospirata nomina a direttore generale, che però non è per niente scontata, anzi.

Rispetto alla tabella di marcia, c’è qualche giorno di ritardo e sinceramente non si capisce perché ancora un commissario così decisionista come Robertino non abbia ancora proceduto alla (re)incoronazione di Graziano, specialmente dopo che il parassita ha addirittura fatto celebrare un concorso-farsa a Roma per individuare le “rose” da cui scegliere i direttori generali delle Asp di Cosenza e Reggio.

Se Iacchite’ non avesse pubblicato in “esclusiva” la graduatoria, nella quale Graziano figura solo al quarto posto, probabilmente Strafalaria avrebbe già brindato con la sua banda. E invece la fuga di notizie ha complicato i piani dei soliti noti, visto che il candidato che si è piazzato al primo posto, il dottore Oreste Florenzano, ha legittimamente chiesto accesso agli atti. Così come il secondo classificato, Francesco Marchitelli, e la terza classificata, Elisabetta Tripodi. Un bel guaio per Robertino e Strafalaria.

Ma non è finita qui. Per l’iscrizione nell’Elenco Nazionale di idonei alla nomina di Direttore Generale delle Aziende e degli Enti del Servizio Sanitario Nazionale in attuazione del decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 171 e s.m., recante “Attuazione della delega di cui all’art. 11, comma 1, lettera p) della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di dirigenza sanitaria” tra i requisiti dell’esperienza dirigenziale si prende in considerazione ai fini dell’idoneità dalla Commissione esclusivamente quelle maturate dal candidato negli ultimi 7 anni, con incarichi di durata non inferiore all’anno. Partendo da questo presupposto Graziano ha dichiarato il falso per essere inserito nell’elenco dei direttori generali in quanto lui è stato nominato direttore del Distretto Ionio Sud il 13.2.2018.

Soltanto con la delibera n 917 del 18/5/2022 diventa commissario dell’Asp di Cosenza e decade dall’incarico di direttore del Distretto Jonio Sud.

Pertanto lui si iscrive nell’elenco dei direttori generali nel 2022. Considerando i sette anni a ritroso dal 2015 al 2022. Graziano ha mentito non avendo il requisito dei 5 anni di esperienza per essere inserito nell’elenco dei direttori generali.

Pertanto, la notizia che il primo e il terzo classificato abbiano richiesto l’accesso agli atti ha mandato in tilt non solo Graziano e i suoi sostenitori ma anche il parassita che sta alla Regione, il quale per il momento ha preso tempo… E magari starà maledicendo il giorno in cui per farsi “bello” ha organizzato questa gran “cagata” (scusate il francesismo ma ogni tanto ci vuole) del concorso romano, che adesso gli sta tornando in faccia come un “boomerang”. E come – prima o poi – tutte le chiacchiere che sta facendo in giro per la Calabria.