Asp Cosenza. Il trionfo del clan dei rossanesi: Rizzo s’è comprato una Toyota e Capristo fa le veci di Fra’ Remigio

All’Asp di Cosenza si lavora sempre per il malaffare, non ci si ferma un attimo. Ogni momento è buono per mettere a segno “colpacci” e far prosperare la vigna dei parassiti. Tempo fa abbiamo smascherato la manfrina con la quale il direttore generale più intrallazzato della sanità calabrese, Antonello Graziano alias Strafalaria, s’era comprato un’Audi A6 da 75.000 euro per rendere più confortevoli i suoi viaggi da Cosenza a Rossano e viceversa (al momento tuttavia il bolide non s’è ancora visto); ma non si tratta certo dell’unico episodio del genere.

Ci hanno segnalato questa delibera di qualche mese con la quale il Dipartimento di Prevenzione a firma di Martino  Maria Rizzo ha comprato 6 autovetture, 5 Yaris e 1 Chr Toyota, quest’ultima probabilmente proprio per l’ineffabile Rizzo Martino Maria che è il direttore della baracca.

Con la precedente amministrazione Mauro (Faccia di Plastica per chi non lo ricordasse bene) si era stabilito che comprare le macchine e poi fare la manutenzione e bollo e assicurazione non conveniva più e si era passati a tutte le auto a noleggio a lungo termine che prevedevano un canone unico ommicomprensivo e nessuna spesa aggiuntiva (anche il cambio delle gomme a seconda delle stagioni con chiamata dalla ditta che altrimenti avrebbe dovuto pagare la multa).

Ragion per cui l’intero parco aziendale era stato dismesso e residuava solo qualche vecchia autovettura. Ora il dott. Rizzo Martino Maria, già famoso per i pagamenti degli straordinari (d’oro) del Dipartimento di Prevenzione, spende altri soldi per i suoi porci comodi. D’altra parte, ormai tutti hanno imparato a conoscere il cosiddetto clan dei rossanesi… 

Tanto per farvi capire meglio. Combinazione e caso strano: chi prima aveva la manutenzione dei mezzi aziendali ora vende delle auto all’Asp e farà anche i tagliandi oltre alle varie spese fisse di un’automobile. Un trionfo.

Restando sempre nell’ambito del clan dei rossanesi, nei corridoi dell’Asp di Cosenza si commenta in maniera sarcastica l’ultima genialata: si è deciso in maniera illegale di nominare un neo assunto, il sempre più leggendario ingegnere Antonio Capristo, degno componente della triade rossanese Graziano-Rizzo-Capristo, nella qualità di facente funzioni del Direttore dell’ Ufficio Tecnico… Vi lasciamo solo immaginare quanto Capristo possa sguazzare con questa nomina: compra addirittura i vaccini come i tamponi e naturalmente anche i farmaci (assegnandosi pure un compenso).

Ma non è finita qui: adesso si sono inventati con una delibera ad hoc di dargli il potere di firma come se fosse Direttore (cioè ex Primario) e di fatto oramai si firma come direttore anche se non ha mai vinto un concorso, che è una condizione obbligatoria nella pubblica amministrazione per ricoprire tale ruolo. Ma all’Asp di Cosenza ormai sono oltre la legge da decenni e visto che un’altra leggenda dell’Asp, Fra’ Remigio Magnelli, era stato promosso (grazie alle inchieste su di lui… che fanno sempre curriculum all’Asp di Cosenza) a direttore amministrativo, si è pensato di nominare al suo posto un facente funzioni anche se la legge prevede un direttore (cioè vincitore di apposito concorso).

Ci sarebbe ancora tanto altro da dire per esempio sulla barzelletta dell’ufficio concorsi… come premio per il rinvio a giudizio alla gentile signora Fabiola Rizzuto hanno anche assunto un figlio… E più in generale questa gente, nonostante sia inquisita, continua a rimanere (contro ogni legge) al proprio posto e reitera tranquillamente il reato. Tanto, al porto delle nebbie non solo non vedono, non sentono e non parlano ma quando fanno qualche pseudo inchiesta riescono anche nel “miracolo” di far avanzare di carriera quelli che vengono indagati per modo di dire. Così vanno le cose all’Asp di Cosenza, il vero paese dei balocchi della sanità calabrese.