Asp Cosenza. L’audio-shock: “La gara per vigilanza e portierato è truccata: stiamo giocando con due mazzi di carte!”

Ormai da qualche settimana girano voci – in tutti i sensi – riguardanti uno degli appalti più ambiti dell’Asp di Cosenza. Anzi, diciamo pure quello più importante, almeno in termini numerici. Si tratta dell’appalto per la vigilanza e il portierato, che ammonta addirittura a 40 milioni di euro e che per la prima volta viene “unificata”, visto e considerato che negli anni passati era “sdoppiata”.

Fonti interne negli ormai leggendari corridoi dell’Asp di Cosenza hanno clamorosamente rivelato che il presidente della commissione tecnica della gara, l’ingegnere Gianfranco Abate, ha espresso serie preoccupazioni sulla regolarità della procedura, al punto da suggerire lui stesso la sospensione immediata della gara. Cose da pazzi, direte voi, e invece nel fantastico mondo dell’Asp di Cosenza siamo quasi all’ordinaria amministrazione, tanto che nessuno si è preoccupato più di tanto, anche perché a fare la rivelazione è stato un media molto vicino a chi “deve” vincere la gara. Ragion per cui è arrivato il momento di fare chiarezza.

L’ingegnere Gianfranco Abate ha registrato addirittura un audio per spiegare lo stato dell’arte. In estrema sintesi, in questa sede, possiamo dire che Abate evidenzia discrepanze significative tra i documenti di gara, tra cui il disciplinare, il capitolato e gli allegati. Le incongruenze riguardano sia le somme indicate, che variano tra 32.459.000 euro (32 milioni 459 mila euro!!!) e altre cifre, sia l’attribuzione dei punteggi tecnici ed economici, con formule di calcolo incoerenti. Queste anomalie – a giudizio di Abate – potrebbero compromettere la trasparenza e l’equità dell’intera procedura di aggiudicazione.

Nonostante le gravi perplessità sollevate dal presidente della commissione, tuttavia, l’Asp di Cosenza, come da scontatissimo copione, sembra intenzionata a proseguire con l’iter dell’appalto, ignorando le possibili violazioni procedurali. Questa decisione solleva interrogativi sulla gestione dell’azienda e sulla supervisione del direttore generale Antonio Graziano. Ma è appena il caso di sottolineare che il famigerato Strafalaria (che in rossanese non a caso significa sbruffone e spaccone) è capace di questo e purtroppo anche di altro…

Ma veniamo subito al contenuto dell’audio dell’ingegnere Gianfranco Abate, che si rivolge direttamente ai suoi colleghi di commissione e dice di avere già parlato con il Responsabile unico del procedimento, che è al corrente della situazione.

“Come presidente della commissione tecnica – esordisce Abate – ho proceduto a fare il confronto tra disciplinare, capitolato, attività, allegati e offerta economica. E posso dire che non corrispondono alcune delle somme… Per esempio, la sicurezza non è soggetta a ribasso… due volte sono 20+5 e due volte 20+7… Passando poi ai punteggi tecnici ed economici mentre si dà all’inizio 80 punti all’offerta tecnica e 30 all’offerta economica, quando facciamo la riperimetrazione gli diamo 70 punti al massimo ma usiamo la formula degli 80E quando andiamo al discorso di offerta economica e condizioni verranno dati 30 punti ma abbiamo stabilito che gliene davamo 20… e il calcolo è fatto con la formula del 30… Insomma, non corrispondono tutti i quadri che rappresentano il lotto 1, il lotto 2, le somme… il bando del disciplinare, l’offerta e l’allegato… Cambiano tutte le cifre. Non è possiibile…”.

E non è finita qui. Nell’ultima parte dell’audio, l’ingegnere Gianfranco Abate, se possibile, si supera e arriva al punto cruciale della questione, anche se si contiene e non fa… nomi e cognomi. Secondo il presidente della commissione tecnica “qualcuno è stato zitto quando ha visto il bando della gara irregolare e che la gara iniziava… epperò è un’arma a doppio taglio… infatti è già successo perché poi trovano le scuse… Se vinco la gara non mi sto zitto e se non vinco è perché se ne sono accorti… Ho parlato con l’ingegnere Capristo… non si possono fare assolutamente le valutazioni tecniche ed economiche perché con quelle condizioni è come se avessimo due mazzi di carte… prima il 40 e poi il 50… e ci fanno un sedere così…”.

Dunque, è chiaro che chiunque stia leggendo il contenuto dell’audio dell’ingegnere Abate a questo punto si stia chiedendo chi è questo “qualcuno” che prima è stato zitto e adesso, probabilmente avendo vinto la gara, “non sta zitto” e fa scrivere a chi di dovere le indiscrezioni sulla gara irregolare. Ma immaginiamo che ognuno dei nostri lettori si stia chiedendo anche quale atteggiamento assumerà nella vicenda il mitico ingegnere Capristo detto anche “ricchie i lupu” (se guardate la foto capite subito perché!), braccio destro del direttore generale. Alla terza e ultima domanda invece possiamo rispondere subito: quando Abate dice che ci si trova a giocare con due mazzi di carte, testimonia soltanto quello che è il modus operandi dell’Asp di Cosenza per ogni appalto importante che si rispetti.

Ora, però, abbiamo messo troppa carne al fuoco e non è il caso di scrivere già oggi delle aziende che si contendono il ricco appalto per la vigilanza e il portierato. Mentre a beneficio di eventuali magistrati del porto delle nebbie che volessero interessarsi del caso, riferiamo che l’audio dell’ingegnere Abate si trova in tutti i migliori bar ma anche nei migliori negozi di ortofrutta di Cosenza e area urbana. A domani per i piccanti particolari riguardanti le aziende partecipanti all’appalto. Povera Cusenza nostra!