All’Asp di Cosenza sono in corso grandi manovre per due appalti milionari. Quello più sostanzioso è il bando per vigilanza e portierati, da 40 milioni, del quale ci siamo occupati e che procede – sottotraccia – che è ‘na bellezza (https://www.iacchite.blog/asp-cosenza-lappalto-per-vigilanza-e-portierato-ha-gia-un-vincitore-e-i-suoi-avversari-sono-i-funzionari-che-non-sanno-scrivere-i-bandi/). Oggi invece prendiamo in esame l‘appalto per l’affidamento delle pulizie di tutti i presidi dell’Asp di Cosenza, 9 milioni di euro all’anno per 5 anni.
La voce che ci fosse in mezzo qualche big dell’imprenditoria nazionale girava già da tempo ma ormai è il segreto di Pulcinella. In prima fila per il colpaccio c’è una Rti (raggruppamento temporaneo di impresa) formata da Tim Service e da Snam Lazio Sud srl.
Snam Lazio Sud srl altro non è che una delle partite Iva più significative della galassia Lotito, tra l’altro tra le dirette finanziatrici della Ss Lazio, la gallina dalle uova d’oro del senatore di Forza Italia e presidente biancoceleste ormai da una vita. Ovviamente Claudio Lotito ha i suoi bravi prestanome e certamente non è esposto in prima persona ma poiché ha la bocca larga almeno quanto quella del suo compare Mario Occhiuto, con il quale divide lo scranno in Senato – spesso schiacciando un pisolino quando parla con la sua soporifera cadenza l’ex sindaco di Cosenza -, ecco che le voci sono arrivate fino a quei media asserviti ai peggiori soggetti della sanità privata e successivamente a quei mezzi uomini dei consiglieri regionali del Pd. Lotito da tempo, del resto, fa affari con le pulizie, col catering e persino con i servizi di vigilanza e immobiliari.
E a proposito del suo ottimo rapporto con Mario Occhiuto, in molti ricordano che è suo l’emendamento presentato in Senato a favore della proroga del famigerato Decreto Calabria 2, con annessa consegna reiterata dei pieni poteri in sanità nelle mani del commissario Roberto Occhiuto, fratello (di sangue) di Mario. Un giochino che non è riuscito oggi con un altro emendamento, bocciato nel giorno in cui il centrodestra si è fatto i dispetti. Mannaggia.
La bocca larga del “fascio mascherato” Lotito e del truffatore conclamato suo complice ha fatto ricordare un po’ a tutti gli addetti ai lavori che Asp e ospedali si affidano alla procedura Consip per assegnare appalti. Parliamo della piattaforma nazionale a disposizione degli enti per attingere fornitori. E a molti è sembrato strano che l’Asp di Cosenza, per questo appalto importante, non l’abbia messa in campo. E così, dopo l’intervento degli ambasciatori dei boss della sanità privata, in pieno clima da gioco dei compari, il Pd ha addirittura alzato la voce e sia pure in maniera non eclatante ha fatto arrivare il messaggio al direttore generale dell’Asp ma soprattutto ai fratelli Occhiuto che l’operazione Lotito non s’ha da fare.
Non solo. L’interrogazione depositata dai consiglieri regionali del Pd qualche giorno fa ha fatto capire che l’Asp aveva provato ancora, in extremis, a salvare l’affare con Lotito ma è stata sgamata anche nel pittoresco tentativo di dare un colpo al cerchio e uno alla botte.
In particolare, l’Asp avrebbe inizialmente bandito una “gara ponte” per l’affidamento del servizio di pulizia – quella costruita su misura per Lotito – in attesa di espletare una procedura proprio tramite la piattaforma nazionale Consip, per poi pubblicare un secondo bando che non fa più riferimento a questa piattaforma. Capito che geni?
Finanche quei coglioni dei consiglieri regionali del Pd hanno capito il giochino… E sono arrivati ad affermare che questo modus operandi “desta interrogativi circa il rispetto delle normative vigenti in materia che impone l’obbligo di ricorso al mercato elettronico”.
Insomma, persino Mimmo Chiù Chiù ha capito che l’Asp ha pubblicato due diverse versioni del bando per lo stesso oggetto. Una sorta di gioco delle tre carte in salsa cosentina, ormai sputtanato, ma che Lotito e gli Occhiuti proveranno lo stesso a mettere in atto, magari con qualche “stecca” da offrire ai molto presunti avversari. Così vanno le cose nel fantastico mondo dell’Asp di Cosenza.