Ormai siamo talmente assuefatti che neanche ci scandalizziamo più ma le notizie vanno date e noi siamo qui per questo. La “notizia” di oggi riguarda il servizio Cup e contact center outosourcing dell’Asp di Cosenza, che è stato prorogato ad arte per la quinta volta (!) a favore della ditta Covisian, evidentemente molto apprezzata – per usare un eufemismo – dai vertici dell’Asp cosentina.
Si tratta dell’ennesimo regalo alla Covisian che incassa ulteriori 3/4 milioni di € in regime di proroga da gennaio 2022. La sintesi è facile: se vuoi vederti sistemare tutto il cucuzzaro, le cambiali le devi pagare ed allora, la Signora Greco firma tutto. Lei è la mamma della dipendente Ivonne Ferraro e insieme al prode Capristo, tra l’ altro cognato della dipendente Covisian Bianca Scigliano , hanno pensato bene di regalare, prolungare e sperperare altri milioni – e siamo a ben 24 milioni di € – alla Covisian, società dal canto suo da sempre molto disponibile a sostituirsi in ufficio di collocamento. Come dire; una mano lava l’ altra.. il tutto, ovviamente, condiviso e firmato dall’ onnipresente Magnelli e dalla bambolina Borromeo in Sosto.
Dunque, nel fantastico mondo dell’Asp di Cosenza, che non finisce mai di sorprenderci, può capitare, tra le altre nefandezze, che si arrivi anche alla quinta (!!!) proroga milionaria – di sei mesi – per la Covisian, “regina assoluta” del precariato della sanità cosentina, degna erede della famigerata cooperativa Seatt di cinghialesca memoria. Oggi è la Covisian l’ufficio di collocamento della malapolitica cosentina e di conseguenza – come del resto è successo per anni con la Seatt – si viaggia a “botte! di proroghe per evitare di fare una gara, che potrebbe essere “pericolosa” con l’aria che tira.
Stavolta, poi, siamo al paradosso perché l’ennesima proroga di sei mesi arriva addirittura con la gara in corso e siamo veramente al delirio di onnipotenza. Quasi a voler scoraggiare chi partecipa alla gara, quasi a dirgli: ma ritirati che l’esito è scontato…
Siamo di fronte ad una perenne, reiterata proroga che va avanti da gennaio 2023 a 6 mesi alla volta e a colpi di 3/4 milioni per ogni “botta”. Se si fanno i calcoli siamo ben oltre i 24 milioni di euro per la società amica della cricca, che ovviamente estende le “stecche” a tutti. L’ultima determina per allungare la proroga da settembre 2025 a febbraio 2026 è stata pubblicata ieri, il 22 dicembre, quindi a proroga… in corso. Forse nella speranza che nessuno la vedesse, visto che siamo sotto Natale.
Ci sarebbero tutti gli elementi per procedere contro il direttore generale dell’Asp Antonio Graziano, per tutti Strafalaria, per danno erariale. Perché la Corte dei Conti non va a guardare i fascicoli così come ha fatto per Castrovillari? Perché non si accendono i riflettori su questa vergogna assoluta? Ci rivolgiamo alla Corte dei Conti perché sappiamo già che sarebbe perfettamente inutile chiamare al suo dovere il porto delle nebbie.
Come mai puntualmente a questa azienda (che sfrutta i dipendenti con poco più di 700€ euro a stipendio e stiamo parlando di famiglie che davvero hanno difficoltà ad arrivare alla seconda settimana del mese) sono concesse tutte queste proroghe?
Come mai tutta questa perdita di tempo per bandire la gara per poi riconcedere la puntuale proroga? Noi lo sappiamo benissimo perché, ma qualcuno dovrebbe intervenire per mettere fine a questa tragicomica vicenda.









