Asp di Vibo da bere e da… mangiare: la ‘ndrangheta sguazza e Robertino tace

ASP DI VIBO DA BERE E DA MANGIARE!

Altro che la Milano da bere degli anni novanta, a Vibo Valentia abbiamo da sempre l’Asp da bere e anche da mangiare! All’Asp di Vibo Valentia pure i distributori automatici erano fuorilegge. I poveri cristi che sono stati costretti ad andare in ospedale o peggio ancora al Pronto soccorso e a cui nell’attesa della visita o del referto è venuta la felice idea di prendersi un caffè alle macchinette presenti in ogni dove hanno corso il rischio di essere considerati come dei fuorilegge.

Non lo diciamo noi, ma lo dice sempre la relazione del Ministro Piantedosi sullo scioglimento dell’Asp a Vibo Valentia. Secondo la relazione il disordine amministrativo ed organizzativo ha permesso “alle consorterie criminali di proliferare ed infiltrarsi, si rileva anche dalle modalità di gestione del servizio dei distributori automatici di alimenti e bevande negli uffici e negli ospedali dell’ente, attività che per decenni si è caratterizzata per l’assoluta assenza di legalità”.

La relazione sottolinea come per decenni non è stato pagato nessun canone di concessione da parte di alcune società che non avevano nemmeno le autoriizzazioni necessarie, il cui unico titolo era quello di “essere collegate, per vincoli familiari o per frequentazioni, al contesto criminale della Provincia di Vibo Valentia”. Sembra di essere nell’America del proibizionismo degli anni Trenta. Solo da poco tempo, afferma la relazione, l’Asp decide di indire una procedura ad evidenza pubblica e nonostante questo “anche se ancora i distributori non sono stati sgomberati, nonostante una formale diffida in tal senso del commissario straordinario”.

La delibera dell’Asp di Vibo Valentia di cui parla la relazione è del 26 giugno scorso avente ad oggetto “AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI EROGAZIONE DI BEVANDE E ALTRI GENERI DI RISTORO, ATTRAVERSO L’INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DI N. 13 DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI CUI 12 A BATTERIA E N. 1 BEVANDE CALDE DA COLLOCARSI NELLE STRUTTURE DELL’AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI VIBO VALENTIA – DELIBERA N. 1114/CS DEL 19.06.2024 – NOMINA DIRETTORE DELL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO (DEC)”.

Facciamo presente che la commissione di accesso fu decisa dal prefetto di Vibo Valentia il 22 novembre 2023. Quindi Battistini ci ha impiegato la bellezza di un anno prima di decidersi a mettere un po’ di ordine in questa materia e solo dopo qualche mese dall’insediamento della commissione d’accesso. Quello che esce fuori dalla lettura della relazione è che questo è l’unico atto in cui c’è una iniziativa seppur tardiva da parte del commissario per mettere ordine nel caos organizzativo dell’Asp.

Qualcuno ci potrebbe dire: va bene le macchinette erano “fuorilegge” ma se un cristiano andava al bar lì era tutto legale. Forse si, ma forse anche no. Bisogna vedere in quale bar e di quale ospedale si trattava. Eh sì, perché la relazione ci dice che c’è un bar in un ospedale dell’Asp la cui gestione è controllata dalla ‘ndrangheta. Il conduttore del bar in oggetto “è risultato avere stretti legami familiari con esponenti delle piu’ importanti consorterie mafiose locali”. Non solo: è pure moroso è non paga l’affitto… “la relazione della commissione d’indagine pone in rilievo che l’azienda sanitaria non si è mai attivata né ha mai avviato procedure legali per il recupero dei canoni dovuti non versati dal gestore del servizio”.

Da quello che non scrive la relazione, sembra che in questo caso il commissario Battistini non è intervenuto nemmeno all’ultimo minuto, neanche in… zona Cesarini. L’andazzo di non pagare il canone di affitto non è un’eccezione relativa a questo caso, ma è un vero e proprio vezzo ampiamente diffuso e dilagante. Nella relazione si parla di un danno erariale per oltre 545.000 euro nel corso dei decenni per il versamento di canoni di locazione sotto la soglia minima o per il mancato pagamento dei canoni di affitto.

A questi vanno aggiunti altri 506 mila euro di fitti passivi cioè per l’affitto di immobili destinati ad uffici e laboratori senza tenere conto del reale valore di mercato. Per cui abbiamo un totale di oltre UN MILIONE DI EURO tra locali dati in affitto a sotto prezzo con canoni spesso non pagati e locali presi in affitto a prezzi maggiori del loro reale valore di mercato. Un AFFARONE!!

Ma nell’Asp del beverage and drink non poteva mancare il food, il cibo. Sulla refezione ospedaliera si sottolinea come, dopo lo scioglimento dell’Asp del 2010, fu stipulato un protocollo d’intesa tra Prefettura e Asp che prevedeva la possibilità di chiedere la sostituzione di persone non gradite e che risultavano inidonee. La relazione denuncia che nessuna azione è seguita a quest’accordo negli anni fino ad oggi per allontanare persone sospette di appartenere alla ‘ndranghetà: “benche’ risultino tuttora assunti e operativi alcuni soggetti legati a uno dei locali clan di ‘ndrangheta, come per altro confermato dagli esiti della predetta operazione di polizia giudiziaria”. Il capitolo relativo al food and beverage si conclude qui.

Non c’è che dire una ASP DA BERE. Il presidente… pardon il presentatore Roberto Occhiuto naturalmente tace sull’Asp di Vibo, tace sulla pessima figura rimediata a Report dove tutta l’Italia lo ha visto e sentito… ragliare mentre non sapeva cosa rispondere alle domande sulla scelta della viceprefetta vicaria Maria Stefania Caracciolo come assessora regionale. Certamente passerà alla storia come il primo presidente regionale a nominare un’assessora a sua insaputa. Degno allievo di Scajola. E’ il caso di dirlo: l’allievo che supera il maestro.

Quindi da vero uomo di spettacolo si è esibito su due palcoscenici eccezionali. Il nostro presentatore dal Teatro Massimo di Palermo ci dà comunicazione che il Capodanno Rai 2025 sarà a Reggio Calabria, Poi dal Teatro Cilea in Reggio Calabria che si ricandiderà alle prossime regionali. E in un comizio a dir poco penoso ci fa sapere che lui parla solo delle cose belle della sua terra e mai dei problemi. E’ come quel medico che invece di curare il suo paziente gli organizza feste, bagordi e viaggi. Ecco perché ci parla del Capodanno Rai, dei medici cubani, dell’estate continua in Calabria, di Vinitaly e minchiate simili. E non dice nulla sulla sanità ridotta a pezzi, sulle alluvioni, sulla ‘ndrangheta, sulla povertà dilagante, sull’emigrazione dei giovani. LA SUA E’ LA CALABRIA DEI 4 AMICI AL BAR. I SUOI….