ATERP Calabria. Le illegittimità di Maria Carmela Iannini
Maria Carmela Iannini, commissario dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica (ATERP) della Calabria, è al centro di uno scoop che potrebbe scuotere profondamente la politica regionale e nazionale. Figura di spicco della Lega e vicina al deputato Furgiuele, genero del defunto Salvatore Mazzei, imprenditore con un pesante passato giudiziario e “legami con i clan” secondo la Procura di Catanzaro, Iannini sembra aver trasformato il suo incarico in un trampolino di lancio politico.
Tra Incontri Politici e Impegni Istituzionali
Dalla consultazione del sito di ATERP Calabria, emerge come la “zarina” Iannini dedichi il suo tempo a ricevere sindaci, consiglieri comunali e regionali, sottosegretari, nelle poche occasioni in cui si trova alla Cittadella Regionale. Presenziando una o due volte alla settimana, ha catalizzato l’attenzione firmando una delibera e poi un successivo decreto con cui ha modificato il regolamento dell’avvocatura dell’ATERP al solo fine di consentire l’ingresso dell’avvocato Bilotta, fedelissima dei Gentile ed in particolare della parte della famiglia (Pino Gentile) transitata nella LEGA.
Tra i corridoi dell’ente che gestisce le case popolari, però, non manca chi fa notare che una sentenza del TAR e il Consiglio di Stato abbiano già bocciato l’iter con cui si è arrivati alla nomina, decretata dal commissario straordinario Grazia Maria Carmela Iannini pochi giorni prima delle Europee e qualche settimana dopo l’adozione del nuovo regolamento dell’Aterp. Il massimo organo della giustizia amministrativa ha chiarito già qualche anno fa che «non può essere il regolamento a disciplinare le modalità di accesso all’ufficio Avvocatura».
Nonostante il Consiglio di Stato, massimo organo amministrativo, abbia palesemente chiarito che “non può essere il regolamento a disciplinare le modalità di accesso all’ufficio Avvocatura” e l’abbia fatto espressamente nei confronti dell’avvocato Bilotta, la “zarina” Iannini ha infranto tutte le regole amministrative per permettere l’ingresso della Bilotta attraverso una modifica palesemente illegittima.
Le palesi illegittimità non si fermano qui. Nel successivo decreto di assegnazione all’Avvocatura si specifica che: “L’Avvocatura dell’Aterp, attraverso il suo coordinatore avvocato Carolina Citrigno, ha manifestato la volontà di non occuparsi del contenzioso tributario” e tale dicitura viene posta a fondamento delle motivazioni per l’ingresso della Bilotta nell’avvocatura. Sempre dai corridoi dell’azienda si fa notare che in realtà non esiste alcun documento o nota con cui la Coordinatrice dell’Avvocatura avrebbe manifestato la volontà di non occuparsi del contenzioso tributario.
La verità è che la Iannini ha dovuto velocizzare tutte le operazioni al fine di “saldare” la sua posizione nell’ATERP, in quanto ad ottobre la sua nomina è in scadenza. Non solo si è messa a disposizione della Lega, ma ha utilizzato il suo ruolo pubblico per compiere una serie di operazioni palesemente illegittime, e per di più, in piena campagna elettorale per accrescere la propria posizione politica. D’altronde, le operazioni concluse proprio sotto par condicio dalla “zarina” sono moltissime, ma di questo ne parleremo nella prossima puntata.
Identificazione dei Possibili Reati Penali
1. Violazione di Sentenza del Consiglio di Stato
La modifica del regolamento dell’avvocatura dell’ATERP, attuata da Maria Carmela Iannini tramite una delibera e successivo decreto, rappresenta una palese violazione di una esplicita sentenza del Consiglio di Stato, che aveva chiarito che «non può essere il regolamento a disciplinare le modalità di accesso all’ufficio Avvocatura». Questo atto potrebbe configurarsi come un abuso d’ufficio ai sensi dell’art. 323 del Codice Penale, dato che l’azione ha provocato un ingiusto vantaggio patrimoniale a favore dell’avv. Bilotta.
2. Falso Ideologico in Atto Pubblico
Il decreto di nomina che consente l’ingresso dell’avv. Bilotta nell’Avvocatura dell’ATERP contiene un falso, in quanto non esiste alcun documento o nota con cui la Coordinatrice dell’Avvocatura, avvocato Carolina Citrigno, avrebbe manifestato la volontà di non occuparsi del contenzioso tributario. Questo potrebbe configurare il reato di falso ideologico in atto pubblico, punito dall’art. 479 del Codice Penale, poiché il decreto di nomina è stato redatto in violazione della verità, al fine di giustificare una nomina altrimenti illegittima.
Possibili Altri Reati Penali
3. Traffico di Influenza Illecita
Le azioni della Iannini potrebbero anche configurare il reato di traffico di influenze illecite, ai sensi dell’art. 346-bis del Codice Penale, se venisse dimostrato che l’operato del commissario sia stato influenzato o determinato da promesse o da una rete di relazioni con esponenti della Lega, al fine di ottenere vantaggi personali o per terzi.
4. Abuso di Potere
Il comportamento della Iannini potrebbe essere valutato anche come abuso di potere, ai sensi dell’art. 323 del Codice Penale, in quanto l’uso della sua posizione per fini personali o di partito, violando norme e sentenze, costituisce una deviazione dalle sue funzioni pubbliche per scopi non previsti dalla legge.
Conclusioni
Le azioni intraprese da Maria Carmela Iannini, in qualità di commissario dell’ATERP, presentano profili di rilevanza penale che potrebbero configurare i reati di abuso d’ufficio, falso ideologico in atto pubblico, traffico di influenze illecite e abuso di potere. Questi atti, compiuti in evidente violazione di norme giuridiche e sentenze amministrative, non solo compromettono la legalità e la trasparenza dell’ente pubblico, ma minano anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Anche giornali importanti hanno sollevato dubbi… Fonte GAZZETTA DEL SUD
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