Avevano vinto in umanità solo i pescatori di Cutro, altro che lo Stato

Avevano vinto in umanità solo i pescatori di Cutro
26 febbraio 2023-26 febbraio 2025

dalla pagina FB di Gioacchino Criaco

Avevano vinto in umanità, le madri si rivolgevano a loro non allo Stato per ritrovare i corpi dei figli smarriti. Gli si raccomandavano stringendogli le mani, senza parole, nel linguaggio universale del dolore, dello smarrimento, della disperazione che la perfidia dello Ionio, invece di levare, ha cucito loro addosso, per sempre.
Dopo qualche giorno il clamore era passato, ci si era messi a cavalcioni dell’onda di un prossimo dolore, di una tragedia più succulenta e fresca. E i pescatori erano tornati a essere quello che sono: carcasse anacronistiche di figure primordiali in sfida allo scirocco, al sole, al sale, di nuovo alle prese con un mare beffardo che promette paradisi che sa di non voler mantenere, che si mostra accogliente e a due passi dalla riva cova abissi insuperabili.
Avevano ripreso a pescare pesci solo per ributtarli a mare, per riaffermare che sono pescatori, per rinnovare la sfida. Pesci che nessuno vuol mangiare, nel timore di banchetti sacrileghi a cui i pesci hanno partecipato, su tavole trasparenti che l’Occidente continua a imbandire, lo Ionio è solo il cuoco di pietanze per stomaci diabolici.
I pescatori di Cutro sono tornati ad essere ricordi anonimi, fantasmi, come i tanti fantasmi calabresi in fuga dietro a una speranza che sarà l’ennesimo tradimento.