Azienda Ospedaliera, il Cinghiale monopolizza gli incarichi legali

Questa che vi mostriamo oggi è la determina di un recente incarico conferito dall’Azienda Ospedaliera “Annunziata-Mariano Santo-Santa Barbara” al sindaco del Nuovo Centrodestra di Pedivigliano, Antonella Leone. Si tratta di un avvocato civilista e appartenente da tempo alla banda del Cinghiale, che governa incontrastata il giro di soldi sugli incarichi legali e relative acrobazie, dalle transazioni ai lodi arbitrali e compagnia cantante.

La determina in questione, la n. 583 del 17 maggio, chiude un percorso “virtuoso” nel senso più cinghialesco del termine, che inizia con il ricorso del signor Francesco Spadafora ha convenuto l’Azienda Ospedaliera di Cosenza dinnanzi al Tribunale Civile di Cosenza, sez. lavoro per il riconoscimento del ruolo dirigenziale, ai fini giuridici ed economici, per il risarcimento danni che il ricorrente assume di aver subito dalla condotta dell’ Azienda Ospedaliera.

Ora, di solito il deus ex machina di queste vicende è uno dei legali di fiducia della banda del Cinghiale, l’avvocato Paolo Siciliano, ma, poverino, l’eccessivo lavoro gli ha fatto prendere la decisione di sollecitare “l’affidamento dell’incarico di difesa e rappresentanza in giudizio a professionista esterno, in considerazione dei carichi di lavoro già in essere e programmati per gli avvocati di ruolo professionale”.

E così, dal cilindro del Cinghiale, è uscita fuori la coniglietta, cioè l’avvocato Antonella Leone, sindaco di Pedivigliano.

E’ stata eletta a maggio 2014 alla guida della lista civica Il Progetto Continua di ispirazione cinghialesca.

“… Con nota prot. n° 65 del 16.02.2016 l’Unità Operativa Ufficio Legale ha affidato il relativo incarico esterno all’Avv. Antonella Leone, del Foro di Cosenza, conferendo, in data 01.03.16, formale procura ad litem, per rappresentare e difendere la stessa Azienda nel giudizio sopraindicato;

… l’incarico risulta disciplinato dalla Convenzione sottoscritta in data 05.04.2016 che commisura il compenso, in relazione al valore della controversia, ai parametri ex D.M. 55/2014;

… in tale Convenzione le parti hanno pattuito, per l’intera prevedibile durata del giudizio e per tutte le sue fasi, un importo pari ad euro 18.737,74 di cui: compenso pari ad euro 13.425,54, rimborso forfettario 10% (preventivabile in euro 1.342,55), C.P.A. 4% (preventivabile in euro 590,72), IVA 22% (preventivabile in euro 3.378,93), Ritenuta d’acconto (preventivabile in euro 2.953,61)…”.

delibera2 Siamo arrivati a maggio ed ecco che arrivano i soldi.

Tutto in perfetto stile Cinghiale.