Se Jole Santelli e i suoi “scienziati” pensavano di poter gestire “chirurgicamente” il gran casino di Villa Torano studiando tutti gli espedienti possibili per non far perdere i soldi ai boss che gestiscono la Rsa, ora dopo ora si rendono conto che non hanno nessuna possibilità di riuscirci. I sindaci della Media Valle del Crati si stanno letteralmente ribellando allo sciagurato annuncio di far diventare Villa Torano Rsa Covid e di far partire una altrettanto sciagurata “transumanza” di pazienti in altre strutture.
E se i sindaci di Mottafollone e Lungro hanno disposto delle precise ordinanze per vietare i trasferimenti dei pazienti, il sindaco di Torano Castello è andato anche oltre. Nella sua diretta FB di ieri sera, Lucio Franco Raimondo si è rivolto direttamente a Jole Santelli precisando a chiare lettere che Villa Torano non può in nessun modo essere trasformata in Rsa Covid. Ma non solo. “Bisogna chiudere la struttura, altro che Rsa Covid – ha detto quasi urlando di rabbia il primo cittadino -. Se è stata presa la decisione di chiudere il paese facendolo diventare zona rossa, è altrettanto chiaro che non può rimanere aperta Villa Torano mettendo a rischio tutti i comuni della Media Valle del Crati”.
Ma Raimondo ha anche sottolineato che il disperato tentativo della Regione e dei suoi fiancheggiatori di ridimensionare la portata del contagio facendo cadere l’interesse nazionale su Torano non avrà successo. “Le fake news che stanno diffondendo per far passare il messaggio che i tamponi sono stati sbagliati non ci impressionano e siamo pronti a coinvolgere la stampa e i media nazionali. Ma davvero vogliono condannare a morte questa gente? Ma davvero vogliono abbandonare al loro destino persone che lavorano e buttano il sangue da vent’anni? Sappiano che non lo permetteremo!”.