Belvedere. Benvenuti nel fantastico regno (sempre più logoro) di Cascini e del super partito del cemento

di Saverio Di Giorno

Belvedere è ormai il regno (sempre più logoro) di Cascini. Un magico universo nel quale può succedere tutto e il contrario di tutto e si può fare e disfare a piacimento qualsiasi cosa affinché i soliti interessi che ammorbano la Calabria non vengano sfiorati. Cemento, rifiuti e assunzioni. Su tutte e tre le questioni al comune c’è un immobilismo e una colonizzazione di interessi preoccupante. Ci sono questioni che non si devono toccare e di cui non si può nemmeno discutere. E su cui nessuno dice nulla: ma è tutto regolare? Le autorità che hanno da dire?

PSC: il super partito del cemento ha ancora sete di colate. Silenzio: niente Consiglio, decidono i tecnici politici.

La prima questione riguarda il PSC (Piano Strutturale Comunale). Il comune questa estate doveva discutere in consiglio il Documento Preliminare al PSC: atto di indirizzo. Una discussione mai avvenuta perché il presente del consiglio (la Filicetti) ha lasciato decorrere la scadenza. Il documento del PSC attende di essere discusso e affrontato da ben 16 anni. Silenzio talmente ovattato che è giunto persino un caldo invito, sollecitato, dal Prefetto che chiede di convocare il consiglio. Ma perché questa discussione non s’ha da fare? Perché mentre nel documento si parla di riduzione di ulteriore cemento mentre a Belvedere si ventila l’ipotesi di una nuova super colata per 3600 appartamenti nuovi. E vuoti. Dato che saranno perfettamente inutili e immotivati. Notizia ultima è che non solo non se ne può discutere, ma che con delibera (del 10 settembre) si decide che il Documento Preliminare è inadeguato (e dopo tutto questo tempo potrebbe anche essere). Ed è inadeguato perché – lo dicono loro stessi – ostacola iniziative edilizie.

Occorre ripensarlo e per farlo ci pensa una commissione di tecnici fatta dall’ing. Carrozzino è uno dei leader di Impegno Comune, dall’ing. Caroprese fa parte dello studio dell’ ing. Campilongo, più volte assessore con Granata anche lui in commissione. Quindi al vecchio PSC fatto da tecnici esterni daranno parere e modifiche tecnici/politici. A parte il fatto che la procedura è irrituale perché la legge prevede che si possono fare tutte le modifiche e i commenti al documento ma solo dopo che è passato per il consiglio ma emergono tante altre domande: a che titolo nominati? Saranno pagati?  Non c’è una certa conflittualità?

Una cosa interessante è che nella querelle a difendere a spada tratta il non operato del Presidente del Consiglio e il silenzio del comune emerge Vito Caldiero. Scrive, commenta pubblicamente anche più animato della maggioranza stessa e del sindaco stesso.

Il Comune assume. Anzi no. Dipende.

Il 28 marzo viene deciso un piano di assunzioni per assumere un funzionario di vigilanza. Scorrimento graduatoria. E fin qui tutto bene. Se non che arriva il momento di assumere la candidata idonea. Una cittadina che risulta idonea e accetta il posto. E qui cominciano i problemi. Perché gli Uffici prendono tempo, latitano, chiedono di avere pazienza. È necessario un atto formale che non arriva. Eppure, lo stesso comune aveva detto che aveva bisogno urgente di personale in quella posizione. Sarà sparita l’urgenza…

Ai più malpensanti è venuto il dubbio che si vuole assumere, solo se l’assunto è di gradimento. Al contrario, se arriva qualcun altro, occorre temporeggiare. Purtroppo, però in questo caso la candidata ha deciso di rivolgersi ad un avvocato e la vicenda con tutta probabilità la deciderà un giudice.

Rifiuti.  La Calabra Maceri deve continuare, ancora e ancora…

Della situazione della Calabra Maceri, la ditta che dovrebbe occuparsi dei rifiuti abbiamo già scritto. Esistono come negli altri casi carte e documenti. Un esposto in questo caso. Ovviamente inascoltato come di abitudine a Paola su molti casi da quasi un anno. L’esposto denuncia la mancanza di servizi offerti nonostante ripetuti solleciti e promesse, personale inadeguato. L’unica cosa che avviene regolarmente è il pagamento alla ditta. (Qui un riassunto di chi è la Calabra Maceri e da dove arriva, da Rende la sua scalata https://www.iacchite.blog/belvedere-la-denuncia-calabra-maceri-incassa-2-milioni-e-mezzo-ma-lavora-senza-mezzi-adeguati-e-senza-il-personale-che-dichiara/ )

Quel che interessa questa volta è che in realtà l’impresa continua a lavorare anche oltre le scadenze di determina in determina, senza che si riesca finalmente a espletare una gara e poi far iniziare i lavori al vincitore. Ogni volta c’è qualche proroga per qualche impedimento o per qualche tempo tecnico. Questa volta con un impiccio: al termine fissato per la gara (il 26 aprile) la Calabra Maceri non presenta offerta – a suo dire – per malfunzionamento della piattaforma. Fa ricorso e il ricorso viene annullato. Ecco che arriva una nuova proroga: la motivazione è la difficoltà di cambiare nel mezzo dell’estate causa troppi turisti e bisogni; quindi, se ne parlerà tra qualche mese. Proroga di tre mesi dopo settembre, poi magari sarà Natale…E così si va avanti.

Cosa ha da rispondere su tutto questo Cascini? E soprattutto gliele insegnerà queste cose ai suoi studenti? Siccome ormai è impegnato in giro a fare i corsi di imprenditorialità per la nuova creatura di Magorno l’Oro di Calabria.